La candidatura di Davide Faraone a sindaco di Palermo nel giro di poco più di 36 ore è passata dai si dice ai fatti dopo che dal palco della Leopolda Matteo Renzi ha ufficializzato la corsa del presidente dei senatori di Italia Viva come candidato primo cittadino di Palermo.
Faraone conferma ma non si sbilancia sulle alleanze
E subito dopo la fine della Leopolda, a caldo, Faraone conferma che farà quella corsa ma ancora ha davvero poco da dire. “Palermo ha bisogno di una svolta vera, per questo mi candido a sindaco: il mio impegno sarà una straordinaria esperienza politica e personale” dice ai microfoni ai quali non riesce a sottrarsi anche se avrebbe voglia di aspettare ancora un poco per parlare.
Per il momento in mano ha solo l’entusiasmo “Ho un grossissimo entusiasmo per affrontare questa sfida anche perché candidarsi alla guida della città dove sei nato e sei cresciuto, nei quartieri di periferia, dallo Zen a San Lorenzo, credo che sia il sogno di chi fa politica. Lo farò con il massimo impegno cercando di portare in dote la mia esperienza che ho costruito in questi anni, la mia relazione con tutte le donne e gli uomini che guidano questo Paese e che sono nei posti chiave”.
Replica le parole del suo leader pronunciate dal palco della Leopolda, Faraone “Volgio far rinascere una città che purtroppo è piegata da una crisi economica e che non riesce neanche a seppellire i suoi morti. Palermo ha bisogno di una svolta vera, sono in campo per questo”.
Il nodo delle alleanze
Ma se Matteo Renzi ha detto che non sarà una candidatura frutto di “accordicchi” è anche vero che si parte dall’appoggio di Forza Italia visto che c’è già il patto federativo fra i gruppi di Italia Viva e Forza Italia all’Ars. E’ facile e da considerare nelle cose che ci sia, nella partita, Cantiere Popolare e tutte le altre forze centriste ‘sparse’; è difficile che ci sia, almeno fin da subito, l’Udc che si è già sbilanciata su Roberto Lagalla, è improbabile che ci siano gli autonomisti e soprattutto della partita non saranno le forze sovraniste.
L’attacco della Lega “un candidato brutta copia di Orlando”
Per la Lega è Vincenzo Figuccia a dirlo subito ribadendo l’ovvio ma definendo, fra le righe, Faraone la brutta copia di Orlando, un candidato in continuità con il sindaco uscente. Lo fa con un post che parte dai compiti del figlio quasi a simboleggiare il futuro negato
“Appena terminati i compiti per domani a scuola con mio figlio che frequenta la terza elementare… – scrive Figuccia – Lui: Papi ma Orlando quando finisce di fare il Sindaco a Palermo ?
Io: Presto amore mio, anche se lui prova a prolungare con accordi e sue brutte copie”.
“Riflessione: – scrive Figuccia – Dopo l’ultima uscita di Renzi, non ho più alcun dubbio. Palermo merita una sterzata seria, un inversione reale di marcia. La sinistra palermitana, al governo della Città con a capo Orlando, ha generato solo assistenzialismo e abbandono. Con questa gente Palermo è divenuta una grande periferia di marginalità.
Voglio ringraziare il leader del mio partito Matteo Salvini, che durante l’incontro con il nostro Segretario Regionale, l’instancabile Nino Minardo, ha messo al centro della sua agenda i temi veri della città di Palermo.
Dopo aver in questi giorni tracciato le priorità, che approfondiremo insieme ad esperti e cittadini comuni, lancio il mio appello ai Palermitani, che sappiano distinguere, tra chi a sinistra gioca a fare alchimie e chi ama davvero questa nostra splendida terra ! Che mi dite ? Ci date una mano a cambiare davvero Palermo?”
Il sostegno
“L’entusiasmo di Davide Faraone è il nostro entusiasmo!” afferma, invece, Luisa La colla commentando la candidatura. “Siamo consapevoli- dice La Colla, che dobbiamo fare in modo che sovranisti e populisti non abbiano la strada spianata, insieme a Davide siamo pronti per combattere la giusta battaglia. Il cantiere cultura di ITALIA VIVA Palermo, di cui sono responsabile, manifesta soddisfazione ed esprime gratitudine per l’impegno che il presidente dei senatori vuol mettere al servizio della propria città. Come sempre la partecipazione alla Leopolda da la carica, e questa volta per noi palermitani la sorpresa è stata galvanizzante, stimiamo Davide come politico e prima ancora come persona, siamo consapevoli che con lui la città potrà ricominciare a guardare oltre, oltre le 1000 bare accatastate, oltre le strade impercorribili, oltre le ztl ad oltranza, oltre una visione appannata che ha messo nell’angolo le reali necessità dei cittadini e dunque della città stessa. Iniziamo subito- conclude La Colla- una meravigliosa campagna elettorale”.
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