“Dall’operazione della Digos di questa mattina a Palermo che ha portato all’arresto di un gruppo di No Vax che truffava sui vaccini emergerebbe un quadro inquietante: il rapporto consolidato tra il leader, Filippo Accetta, e la Lega di Salvini“. Così tuona Fabrizio Ferrandelli, presidente dell’Assemblea nazionale di +Europa e consigliere comunale di Palermo, dopo l’operazione di oggi.
Eseguito un decreto di fermo nei confronti di tre persone, indagate per corruzione propria antecedente, falso ideologico in atto pubblico e peculato. Sono Filippo Accetta, leader del movimento No Vax, Giuseppe Tomasino e Anna Maria Lo Brano, infermiera che lavora all’ospedale Civico e faceva finta di fare i vaccini nell’hub della Fiera del Mediterraneo.
Ferrandelli “Chiarire ruolo di Accetta”
“Accetta – prosegue Ferrandelli – è ben noto alle cronache palermitane per la spregiudicatezza con cui cavalca il malcontento cittadino fino ad assumere atteggiamenti intimidatori verso istituzioni e forze dell’ordine. Il fatto che poi un personaggio così avesse accesso nell’organizzazione della campagna vaccinale deve essere chiarito quanto prima”.
“Salvini spieghi a palermitani”
“Ma è ancora più urgente – sottolinea il consigliere – capire, tanto più in vista delle Elezioni Comunali, quali sono i rapporti tra Accetta e la Lega. Perché Palermo si merita di più di un fronte sovranista che mai ha voluto bene al sud e ora arruola tra le sue fila pure questi personaggi. Salvini spieghi ai palermitani i suoi rapporti e quelli della Lega con questo signore”.
Chi è Filippo Accetta
Filippo Accetta, uno dei no-Vax indagati per i falsi vaccini dalla Digos di Palermo, i primi giorni dello scorso mese di agosto era tra i partecipanti alla cena, con il leader della Lega Matteo Salvini al ‘Taco Loco’, un ristorante di Palermo. Una serata organizzata dal deputato regionale Vincenzo Figuccia, segretario provinciale della Lega a Palermo, al quale il leader no-vax era molto legato fino a due mesi fa.
Ci sono anche video e manifesti che testimoniano il legame di Accetta con la Lega, in particolare quelli che mobilitarono il Carroccio per il referendum sulla giustizia con lo slogan ‘Chi sbaglia paga’. I rapporti si sarebbero successivamente interrotti.
“Ultimamente si era dato ai no-Vax”, dice Figuccia, che preferisce non aggiungere altro. Accetta era pronto anche a candidarsi per le elezioni comunali della prossima primavera a Palermo.
Ci sono anche dei volantini che lo ritraggono con la scritta ‘candidato al Comune di Palermo 2022’. Una storia complessa, quella di Filippo Accetta: originario dello Zen, ex leader degli ambulanti, nel gruppo di ex detenuti e disoccupati ‘Sentinelle del verde’ che avevano ottenuto un impiego come volontari a tutela delle aiuole e che avevano rivendicato un processo di stabilizzazione che però non aveva avuto esito positivo, fino ad approdare alle battaglie no vax. Il figlio Vittorio, che ha un Caf, ha fondato qualche anno fa anche un movimento ‘Audaces Palermo’.
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