Si è aperto il processo sulle falsi vaccinazioni davanti al gup di Palermo Paolo Magro. Sono imputati le due infermiere Anna Maria Lo Brano e Giorgia Camarda, entrambe dipendenti dell’ospedale Civico in servizio alla Fiera del Mediterraneo e di altri due imputati l’attivista no vax Filippo Accetta e Giuseppe Tomasino.
Le false vaccinazioni sono andate avanti tra novembre e dicembre dello scorso anno e sono state scoperte dalle indagini della Digos della questura di Palermo.
Hanno chiesto di costituirsi parte civile l’ordine delle professioni inferimieristiche, assistito dall’avvocato Gaetano Priola, e due palermitani, tra cui una minorenne, che si erano presentati per essere vaccinati ma non avrebbero ricevuto il siero perché una delle due infermiere avrebbero gettato il contenuto della siringa.
Il giudice deciderà se accogliere le loro richieste alla prossima udienza, che è stata fissata per metà il 18 gennaio.
Le due infermiere dietro compenso tra i 400 e i 500 euro, avrebbero consentito, secondo la Procura, a diverse decine di persone, tra cui gli altri due imputati, di sottrarsi alla vaccinazione ma di ottenere comunque il green pass. Ad accertare le false vaccinazioni le immagini riprese dalle telecamere piazzate dalla Digos.
Lo Brano aveva ammesso le sue responsabilità, spiegando di aver agito proprio perché avrebbe avuto bisogno di denaro al fine di poter sostenere gli studi universitari di suo figlio. Camarda sarebbe stata spinta da una ferrea convinzione no vax, tanto che, come sostengono un uomo e una ragazza, sarebbe arrivata a non fare il vaccino anche a chi chiedeva invece la somministrazione anti Covid.
L’inchiesta della Digos aveva consentito di riprendere nei box della Fiera le infermiere mentre avrebbero finto di fare le iniezioni, gettando invece il farmaco in una garza.
Il procuratore aggiunto Sergio Demontis ed il sostituto Felice De Benedittis, che avevano coordinato l’indagine, hanno poi chiesto ed ottenuto il giudizio immediato per i quattro che, a loro volta, hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato.
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