Simularono una sparatoria mai avvenuta. uno dei due si procurò perfino una ferita di striscio ad un braccio allo scopo di ottenere vantaggi economici, essere riconosciuto vittima di servizio ed avere un risarcimento.
Ma la sparatoria del 15 marzo 2015 allo zen di Palermo per la quale è rimasto perfino in cella un romeno accusato di aver sparato contro l’auto della polizia non sarebbe mai avvenuta e per questo motivo si trovano ora agli arresti domiciliari due sottufficiali della polizia di Palermo.
La procura muove accuse pesanti a Francesco Elia, 56 anni e Andrea Salamone di 49. Il primo è l’ispettore che si procurò la ferita di striscio a un braccio e che aveva, in seguito, avanzato la richiesta di riconoscimento al ministero. Secondo quanto racconta la repubblica dovranno rispondere di calunnia, simulazione di reato, falso, procurato allarme e danneggiamento.
Nel pomeriggio del 15 marzo dello scorso anno lanciarono l’allarme via radio: “stiamo inseguendo una Atos e ci sparano addosso” fu il messaggio che fece scattare l’inferno. Sul posto arrivarono tutte le volanti disponibili.
Dopo un inseguimento fu arrestato un giovane romeno che è rimasto in cella per 50 giorni. Ma il ragazzo scappava perché aveva rubato un’auto non per aver sparato alla polizia.
La messa in scena sarebbe stata organizzata ad arte. Un colpo di pistola contro l’auto di servizio, un altro di striscio. ma dopo aver visionato i filmati delle telecamere davanti al Conca d’Oro dove l’auto passò alle 18,24 gli inquirenti consideravano incompatibili i tempi dell’allarme. nove minuti di buco a fronte di un tratto di strada per percorrere il quale occorrono da 30 secondi a un minuto al massimo.
Li accertamenti tecnico scientifici successivi hanno convinto il procuratore Lo Voi della messa in scena. il colpo all’auto sarebbe stato sparato da fermo e da non più di 5 metri e non durante un inseguimento ad una distanza di quaranta.
Il romeno è stato scagionato, i poliziotti sono agli arresti domiciliari ma la vicenda resta nebulosa e indiziaria
(foto repertorio)
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