La sala degli Stemmi del Teatro Massimo ospita “Fajart–L’arte ricevuta”, il progetto di musica, danza e arte visiva che riunisce in un solo spettacolo la multiforme creatività di tre sorelle musiciste, figlie d’arte del compianto flautista e direttore d’orchestra Angelo Faja. Tre personalità diverse riunite da un’unica eredità musicale, che passa dal mondo della musica classica di Roberta e Monica a quello del jazz con la voce di Flora.
“Dopo il successo della prima rappresentazione di Fajart, raccontano con entusiasmo Roberta e Monica, abbiamo pensato di riproporre questo progetto, che ci dà l’occasione per lavorare insieme e riunire in un unico format le nostre produzioni artistiche, che spaziano dalla musica per orchestra e coro, alla danza e al repertorio di jazz.
Lo spettacolo sarà introdotto dal cortometraggio “Alto Giove”, un’incursione nel mondo delle arti visive ideato e diretto da Roberta, che proseguirà con la direzione dell’Ensemble di musica barocca “Cordes et Vent” e le voci del controtenore Giuseppe Montagno e del tenore lirico di prestigio internazionale Antonio Giovannini.
Toccherà poi a Monica Faja, che dirigerà il coro giovanile femminile Aelion Vocal Ensemble composto da studentesse non professioniste, che cantano e danzano con i movimenti scenici creati da Sabrina Piazza, accompagnate da Rosalba Coniglio al pianoforte e Gaspare Renna alle percussioni. Verrà eseguito per la prima volta in Italia il brano per coro femminile, voce solista e pianoforte “Under the Greenwood tree” del compositore inglese Gary Carpenter, tratto dalla suggestiva suite “Only a singing bird”. Dalla musica classica barocca e contemporanea agli standard del jazz scelti e interpretati da Flora Faja, vocalist nota e apprezzata a livello nazionale, con il suo gruppo “Free Age”, formato da Roberta Sava, Valerio Rizzo, Marco Zammuto, Giuseppe Urso e la tromba solista di Vito Giordano. Lo spettacolo è inserito fra le iniziative del World Choral Day 2018. I biglietti sono in vendita da Sacco strumenti musicali in via Cavour 71.
Commenta con Facebook