Singolare malfunzionamento di Facebook che è letteralmente andato in tilt nelle ultime ore impedendo a giornali e siti web di postare articoli sulle proprie pagine. Un errore dell’algoritmo di Facebook riscontrato per la prima volta nella giornata di ieri ma che sembra si stia propagando colpendo giornali nazionali e locali e di tutti i settori, dalla cronaca allo sport.
In pratica numerosi quotidiani e periodici on line si sono visti rifiutare i post sulla propria pagina Facebook perché i link non rispetterebbero la policy di Facebook in materia di commenti e post. Ma lo stop imposto riguarderebbe solo i post dei giornali sulla propria pagina mentre le medesime pagine accetterebbero i post provenienti da chiunque altro che non sia il giornale titolare della pagina.
Un malfunzionamento beffardo e chiaramente frutto di un errore o di un guasto ma del quale sembra che il social network non si sia ancora accorto tanto che il numero di giornali che denunciano questa assurda situazione va crescendo di ora in ora con evidenti limitazioni all’informazione, alla libertà di stampa, alla circolazione delle notizie e così via dicendo.
Appare, però, singolare la coincidenza in base alla quale questo malfunzionamento in danno dei giornali e dei siti di informazione cada proprio oggi quando si diffondono notizie che riguardano proprio gli OTT ovvero i grandi operatori del settore indicati come i massimi evasori italiani. Proprio oggi, infatti, si scopre che ammontano solo a 60 milioni di euro le tasse pagate in Italia da operatori come Facebook e Google a fronte di un giro miliardario.
Il mercato degli OTT, infatti, vale oltre 2.5 miliardi di euro soltanto in Italia secondo i dati 2019 resi noti allo IAB (Internet Advertising Bureau) la scorsa settimana.
Certamente una coincidenza, quella del tilt di facebook di ieri ed oggi, ma che limitando la diffusione delle notizie inesorabilmente limiterà anche la circolazione di questa notizia che non fa certo bene agli OTt (gli Over the Top del mercato internet)
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