Il pericolo arriva con un messaggio al malcapitato cliente. Questa volta a riceverlo sono stati alcuni correntisti Unicredit a Palermo, ma il problema è diffuso dovunque e in tutte le banche. Il messaggio sms  (che puo’ essere confuso con quello ufficiale delle banche) parla di un bonifico, di importo abbastanza ingente, inserito sul conto corrente con data del giorno e corredato da un numero di telefono per informazioni.

Lo smishing

“E’ un fenomeno chiamato smishing (sms + pishing) – afferma Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo – un attacco informatico che utilizza sms fasulli sul cellulare per indurre le persone a condividere informazioni sensibili. Abbiamo riscontrato l’invio di un certo numero di messaggi inviati ad ignari clienti e addirittura a dipendenti delle banche. Preoccupante poi che chiamando il numero inserito nel messaggio per info, risponde la “falsa” banca (in modo molto professionale) intanto con una voce registrata che recita di essere in linea con il proprio istituto di credito. I raffinati sistemi di sicurezza della banca bloccano la quasi totalità di questi attacchi per fortuna, ma le persone piu’ sprovvedute purtroppo si lasciano raggirare dando le credenziali personali della banca online e il danno è fatto”.

Il boom estivo delle frodi creditizie

“L’estate, insieme a dicembre, è uno dei periodi in cui, grazie ai furti di identità, si registra una escalation senza controllo delle truffe creditizie. In questo periodo i truffatori e i malintenzionati si attivano maggiormente approfittando della circostanza che le persone sono lontane da casa. Accade spesso che vengano sottratti dalle portinerie nelle cassette della posta documenti bancari che contengono le informazioni sui conti correnti da utilizzare. Inoltre, molti utenti sono poco accorti: basta la copia di un documento e un numero di conto e la contraffazione è un gioco da ragazzi. A volte rispondere ad una offerta di lavoro o a richieste di invio di informazioni personali, espone al rischio di trovarsi intestatari di un prestito relativo ad un’auto mai acquistata o, addirittura, ad un mutuo. I clienti spesso non controllano il proprio conto corrente e rate di piccolo importo non saltano subito agli occhi”.

I consigli della Fabi

“Dalle truffe ci si deve e ci si puo’ difendere – continua Urzì. Fare attenzione ai siti online sospetti, massima attenzione alle carte di pagamento (attivando le notifiche via sms per qualsiasi importo speso); mai lasciare incustodito lo smartphone; non condividere e soprattutto non inviare informazioni personali.
Inoltre, attivare e aggiornare un buon antivirus sui nostri dispositivi e non installare mai programmi e app da store non ufficiali; scegliere password complesse non ispirate a dati personali e accedere al conto corrente online soltanto dall’app o digitando l’indirizzo sul browser, mai a seguito di messaggi che chiedono di inserire credenziali di accesso. Infine, evitate (in viaggio avviene spesso) reti wi-fi aperte dove i dati personali potrebbero essere carpiti”.