Il Consiglio comunale ha approvato oggi, a maggioranza, la proposta della Giunta, riconoscendo la legittimità del debito fuori bilancio, pari a € 9.754.684,50 da liquidare in favore della RAP spa per i superiori costi sostenuti per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti della città di Palermo presso impianti extra- comunali, nel periodo agosto-dicembre 2019.
“Quello di oggi – dichiara il sindaco, Leoluca Orlando – è un voto politicamente importante che in modo chiaro conferma il sostegno della maggioranza del Consiglio Comunale alla RAP e ai suoi lavoratori; permettendo di affrontare in modo più sereno un periodo certamente difficile per tutte le aziende partecipate dai Comuni. Credo che oggi la maggioranza del Consiglio comunale abbia dimostrato grande maturità con un voto che è certamente impegnativo ma che dimostra anche grande lungimiranza”.
Per gli assessori Sergio Marino (Rapporti funzionali con RAP) e Roberto D’Agostino (Bilancio) “è rilevante che il Consiglio abbia di fatto riconosciuto che il Comune e la RAP sono stati in questa vicenda vittime di ritardi e, in alcuni casi comportamenti gravi soprattutto da parte dei gestori privati delle discariche. Ora occorre proseguire in un percorso di progressivo aumento della differenziata, garantendo all’azienda quanto le spetta”.
“Nella seduta odierna il Consiglio Comunale – scrivono i consiglieri di “Avanti insieme”: Valentina Chinnici, Paolo Caracausi, Massimo Giaconia, Claudia Rini, Toni Sala – ha approvato a maggioranza la proposta di delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio per la liquidazione della fattura di 9,7 mln di euro emessa dalla Rap per i c.d. extra costi già affrontati dalla stessa azienda nel corso del 2019 per il trasporto e il conferimento dei rifiuti palermitani nelle discariche del catanese. I Consiglieri e le consigliere che come noi hanno votato favorevolmente la delibera si sono assunti pesantissime responsabilità, soprattutto personali, considerato che detta delibera è arrivata con i pareri non favorevoli da parte del Ragioniere Generale nonché dal Collegio dei Revisori dei Conti. Quella del Consiglio è stata una scelta forte e di grande senso di responsabilità nei confronti della Città, che ha tenuto conto del concreto rischio di un’emergenza igienico-sanitaria che poteva verificarsi in Città qualora Rap non fosse stata messa nelle condizioni di pagare il trasporto ed il conferimento extraurbano. Ovviamente, la questione degli extra costi non si risolve con l’approvazione di questa delibera che riguarda il 2019: è infatti indispensabile che l’Amministrazione Comunale senza indugio chieda alla Regione Siciliana il rimborso delle spese aggiuntive che la Rap ha già affrontato e quelle che affronterà in conseguenza del persistente ritardo nella realizzazione della VII vasca“.
Per i consiglieri del Movimento 5 Stelle: Antonino Randazzo, Concetta Amella e Viviana Lo Monaco, “l’approvazione della delibera sul debito fuori bilancio in favore di Rap, in assenza peraltro di un bilancio di previsione, certifica definitivamente il fallimento nella gestione dei rifiuti e nella raccolta differenziata e, più in generale, il fallimento del ‘sistema Palermo’ targato Orlando. Un quadro dal quale emerge la totale assenza di pianificazione economica e di programmazione politica, a favore di un perdurante e sistematico scaricabarile da parte dell’Amministrazione comunale su altri soggetti, con l’attribuzione di responsabilità non imputabili alla Rap, società partecipata vittima del proprio socio unico, e che dovrebbe ricevere l’importo economico corrispondente ai costi già sostenuti. Ma solo questo potevamo aspettarci da un’Amministrazione inchiodata all’incapacità di affrontare i problemi atavici della città: dall’emergenza conti, a quella economico-finanziaria di Rap, Amat e Re.Se.T. Chiediamo agli artefici del papocchio sui rifiuti, agli Assessori D’Agostino e Catania, nonché al presidente Norata, immediate dimissioni”.
“Il Consiglio Comunale – affermano i consiglieri di Sinistra Comune: Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno – è stato chiamato a riconoscere i costi sostenuti dalla RAP per un servizio effettivamente svolto.
Non riconoscere il debito avrebbe significato scaricare sull’azienda e soprattutto sui cittadini e le cittadine responsabilità che risiedono da tutt’altra parte e che l’amministrazione dovrà far valere nelle sedi opportune.
Soprattutto in questo periodo di pandemia occorreva scongiurare il pericolo di una emergenza igienico-sanitaria in città. Questa vicenda pone con prepotenza la necessità di superare la logica del conferimento dei rifiuti in discarica e di investire seriamente sul riciclo e il riuso, potenziando il sistema pubblico di raccolta”.
“L’approvazione in consiglio comunale del debito fuori bilancio che stanzia 9,5 milioni di euro per gli extra-costi dovuti alla chiusura di Bellolampo evita di creare un buco nei conti della Rap, tutelando i lavoratori che nonostante le grandi difficoltà di questi mesi hanno garantito i servizi e mantenuto la città pulita. Adesso però è necessario che la Regione Siciliana acceleri sulla costruzione della settima vasca, per evitare che i costi lievitino in modo insostenibile”. Lo dice il capogruppo di Italia Viva a Sala delle Lapidi Dario Chinnici.
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