“Uno dei primi atti del mio governo dovrà essere quello di trovare una soluzione legislativa che permetta di reintrodurre le vecchie Province e con elezione diretta. Non è un fattore squisitamente elettorale o campanilista, ma oggi mancano gli interlocutori per alcuni servizi di base. È necessaria una presenza istituzionale sul territorio più efficace, più capillare. Presenteremo un disegno di legge in questa direzione, e spero che su questo ci possa essere collaborazione anche con le opposizioni”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani durante la cerimonia di consegna delle lauree e di inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023 della Facoltà di Medicina e Farmacia dell’Università rumena “Dunărea de Jos” din Galați a Enna.
Abrogarle senza creare una alternativa fu un errore ma impedirne per ben dieci volte la nascita degli organi elettivi alternativi furono scelte per fino peggiori. Le ex province tornano al centro del dibattito politico. Presenti nel programma del centrodestra che vuole ridare loro luce, adesso sono anche al centro di una reprimenda del consiglio dei Ministri che ha impugnato la legge sul rinvio delle elezioni attaccando duramente la scelta di commissariamenti ‘eterni’ e anti democratici.
“La giornata di oggi dimostra la fortissima integrazione tra pubblico e privato nel mondo della sanità. Il pubblico ha contribuito, con un privato di eccellenza, mettendo a disposizione strutture medico-ospedaliere, perché si possano realizzare lauree con altri Paesi europei per formare giovani che credano nei valori europei e arricchiscano questa provincia delle professionalità sanitarie della quale ha bisogno. Ho voluto essere qui a Enna per testimoniare la condivisione di questo progetto da parte della Regione che ho l’onore di guidare e per manifestare un messaggio ai ragazzi: rimanere nel territorio. L’impegno mio e del mio governo sarà quello di rendere possibile questo desiderio”, ha poi detto Schifani.
«La sanità ha una funzione pubblica, è un bene da tutelare – ha sottolineato il presidente -. La mia particolare attenzione sarà concentrata sulle aree di emergenza siciliane, in grande sofferenza. Dobbiamo migliorare perché il paziente, traumatizzato, provato fisicamente e psicologicamente, ha il primo impatto con il pronto soccorso e deve trovare luoghi di accoglienza e tempi celeri. Lavorerò nei prossimi cinque anni perché episodi di lunghe attese e difficoltà di accesso possano essere totalmente dimenticate. Sarò sempre vicino a chi soffre, è uno dei miei obiettivi: riconoscere, affrontare e stare vicino a chi vive un disagio sociale. Sono il presidente della Regione ma voglio essere soprattutto il presidente dei siciliani. Ecco perché anche le opposizioni troveranno sempre il mio ascolto. Credo che la Sicilia abbia bisogno di questo: di tornare a credere nella vicinanza delle istituzioni».
“Se i cittadini tendono ad allontanarsi dalla politica, è anche responsabilità delle istituzioni, che creano disamore tra la gente e gli Enti locali. C’è il mio pieno sostegno al governatore della Sicilia, Renato Schifani che nella sua agenda parlamentare ha inserito tra i primi punti, di trovare una soluzione legislativa che permetta di reintrodurre le Province regionali, attraverso l’ elezione diretta”. A sostenere Schifani, è il deputato siracusano all’Ars di Forza Italia, Riccardo Gennuso.
“Quando le ex Province furono abolite dal governo Crocetta – dice Genuso – la Sicilia ha pagato un prezzo molto alto in termini di rifiuti, infrastrutture viarie e di edilizia scolastica. Anzichè alleggerire la macchina amministrativa, si è dato vita a dei carrozzoni politici, che hanno preso il nome di Liberi Consorzi. Enti locali svuotati di soldi, poteri e di reali funzioni – aggiunge Gennuso- La nostra vittoria elettorale – come ribadisce il Presidente della Regione – offre la possibilità ai siciliani di riappropriarsi del territorio e dare delle risposte concrete ai cittadini”.