Continua l’agitazione dei lavoratori ex Pip della regione siciliana. Ieri hanno manifestato davanti il dipartimento lavoro della Regione bloccando via Trinacria, oggi assemblee sui posti di lavoro e concentramento al Foro Italico. Nei giorni n lungo scorsi un lungo corteo è stato vinscenato in via Notarbartolo prima, poi via Libertà.
Il corteo, come i due precedenti, era stato organizzato unitariamente dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl, Alba, Alpi, Asud, Cisal, Confintesa, Ursas. Gli scioperi durano già da otto giorni.
I precari protestano contro tutta una serie di mancati adempimenti che avrebbero dovuto garantire il contratto di lavoro e la regolarità nei pagamenti.
Al grido di ‘lavoro vero non lavoro nero’, i Pip sfilano, protestano, cercano di far sentire la propria voce preoccupati come sono dalla situazione di incertezza venutasi a creare.
Una norma regionale fissava entro 60 giorni il passaggio all’ente regionale Resais ma il termine è scaduto. L’assessorato al Lavoro ha pubblicato una circolare in cui indicava il 26 novembre come termine ultimo se restare nello status di sussidiati o transitare nella Resais, ed entro luglio 2018 la Resais avrebbe dovuto avere l’elenco dei lavoratori da assumere, ma nulla è successo. Di mezzo l’impugnativa della legge da parte del Consiglio dei ministri e nessuna notizia prospettata dalle interlocuzioni con il governo centrale. Inoltre c’è il problema dei pagamenti di novembre e dicembre a rischio per mancanza di fondi e per problemi legati al metodo di pagamento non ancora definito dall’assessorato al Lavoro. Da qui una serie di manifestazioni: è stato proclamato lo stato di agitazione e oggi siamo all’ottavo giorno consecutivo di proteste
Si tratta di lavoratori che non hanno contributi previdenziali versati e quei pochi diritti che hanno ottenuto come
la possibilità di fruire della 104, delle ferie, della malattia e della maternità li hanno avuti solo grazie alle battaglie condotte. Diritti che, peraltro, sono applicati a macchia di leopardo. Alcune amministrazioni in cui sono impiegati rispettano ferie, malattie e 104 altre agiscono autonomamente
Domani un altro corteo è previsto dalle 9 con concentramento in piazza Croci
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