Non si arresta la battaglia degli ex lavoratori della Formazione professionale che chiedono di tornare al lavoro.
Una di loro, Adriana Vitale, ha scritto una lettera aperta a Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e delle Politiche sociali.
Ecco il testo della missiva della signora Vitale:
“La presente di un ex lavoratrice da Lei conosciuta il 13 luglio scorso nella Biblioteca Chigiana insieme ad una delegazione di lavoratori provenienti dalla Sicilia in rappresentanza della USB, degli irriducibili e dei lavoratori liberi, che hanno voluto rappresentarLe il dramma umano di una categoria di ex lavoratori provenienti dai comparti della formazione professionale siciliana interventi e servizi.
Siamo stati accolti con tutti gli onori, siamo stati ascoltati con attenzione, abbiamo ricevuto delle rassicurazioni in merito ad un suo interessamento istituzionale in prima persona in collaborazione con le istituzioni siciliane per addivenire in tempi brevi ad una soluzione, comprendendo che ogni giorno è, per noi, una sfida per la nostra stessa sopravvivenza.
Abbiamo ascoltato le sue parole, che hanno acceso una speranza seria e concreta e che sono state musica per il nostro udito e balsamo per le nostre anime. Ritornati in Sicilia con il cuore più leggero, in ogni famiglia si è riaccesa la fiammella della speranza di una vita normale, ormai negata da cinque lunghi anni, attraversati, come lame pungenti, da sacrifici, battaglie, delusioni e lacrime che sono diventate il nostro pane quotidiano.
Abbiamo apprezzato la sua volontà per risolvere quella che è ormai una vera e propria emergenza sociale condita da suicidi, famiglie disgregate, perdita della casa e umiliazioni di ogni genere, che ledono profondamente la dignità dell’uomo in quanto tale.
Speranza rinnovata dalla sua comunicazione sul sito del ministero il 10 agosto scorso, per noi segno di attenzione e considerazione. Poi silenzio, tutto sembra essersi fermato, se non un’ulteriore promessa di tre step in tempi brevi per la soluzione. Comprendo che ogni giorno per lei è una crociata dati gli innumerevoli problemi che deve affrontare, ma Le voglio riconsegnare l’invito a procedere celermente, non c’è più tempo per le nostre vite ormai sull’orlo del baratro. Nutro la speranza che possa riservarci nuovamente quell’attenzione che è stata per noi stimolo alla resistenza, quella stessa resistenza che il silenzio esaurisce giorno dopo giorno e ci fa precipitare in quel pozzo nero chiamato sconforto e disperazione.
Certa di un positivo riscontro
le porgo cordiali saluti.
Adriana Vitale
Ex lavoratrice – Servizi – Formazione Professionale”.
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