- Vertenza Blutec, Musumeci: “Pronti a fare la nostra parte”
- Oggi vertice tra Musumeci e gli assessori Turano e Scavone
- Musumeci chiede anche l’intervento di Roma
“Ci sono oggi tutte le condizioni per avviare un serio e credibile Piano di reindustrializzazione dell’area di Termini Imerese. La Regione è pronta a fare la propria parte sul fronte lavoristico e infrastrutturale”. Lo ha detto questa mattina il presidente della regione Musumeci sulla vertenza Blutec di Termini Imerese. I lavoratori da tempo sono senza lavoro e vivono di ammortizzatori sociali. Una questione che risale all’abbandono della Fiat del polo di Termini, una questiona mai risolta.
Chiesto vertice a Roma
Musumeci, a vertice con il Mise, Blutec, chiede anche l’intervento di Roma. “Serve però un incontro urgente a Roma tra ministeri dell’Economia e del Lavoro, Invitalia, Regione, Comune e organizzazioni sindacali – aggiunge – per verificare le reali intenzioni di ognuno e avviare le possibili soluzioni. Prorogare gli ammortizzatori sociali e l’amministrazione straordinaria diventa, intanto, il presupposto essenziale per avere il tempo di costruire il percorso, l’ultimo possibile”.
Decollo area industriale al palo
Questa mattina il Governatore è intervenuto al vertice tenutosi stamane in videoconferenza sull’annosa e insoluta vertenza della Blutec di Termini Imerese, incontro al quale hanno preso parte anche gli assessori regionali alle Attività produttive Mimmo Turano e al Lavoro Antonio Scavone. “Al ministro Giorgetti ho ribadito proprio ieri – ha aggiunto Musumeci – l’importanza strategica che riveste per noi la vertenza Blutec e, in generale, il decollo dell’area industriale termitana. Mi ha assicurato la massima attenzione per trovare, assieme al viceministro Alessandra Todde, la migliore soluzione possibile”.
Un nuovo bando
Un nuovo provvedimento per consentire nei prossimi giorni agli amministratori di Blutec, di pubblicare un bando specifico per il sito di Termini Imerese con scadenza al 31 maggio. E’ quanto appreso oggi dai sindacati nel corso dell’incontro. L’obiettivo del nuovo bando da parte del Ministero dello Sviluppo Economico è la ricerca di nuovi soggetti industriali, oltre alla verifica della solidità del Consorzio Progetto Sud e alla conseguente proroga al 30 settembre 2021 della cassa integrazione in scadenza nel mese di giugno. “Abbiamo ribadito l’importanza di avere tutte le certezze e garanzie da parte del Ministero del Lavoro per la proroga della cassa integrazione in scadenza – spiegano Ferdinando Uliano segretario nazionale Fim Cisl e Antonino Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani -, condizione essenziale per proseguire nel percorso di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese. Riteniamo che i tempi del nuovo bando siano troppo stretti per individuare ulteriori concrete opportunità imprenditoriali necessarie per garantire una prospettiva occupazionale a tutti i dipendenti e risolvere il problema complesso legato alla reindustrializzazione del sito di Termini che richiederà sicuramente ancora del tempo”.
Ancora troppe difficoltà
Per la Fim Cisl “rimangono ancora molte difficoltà da superare legate anche ai tempi, stretti, e le procedure della normativa sull’amministrazione straordinaria. Chiusi i termini del nuovo bando, il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà pronunciarsi sul piano presentato dagli amministratori straordinari. Non possiamo permetterci però di spostare al 30 settembre il problema, per questo rimane fondamentale costruire in tempi brevi una soluzione che con le opportune garanzie accompagni in sicurezza il progetto di reindustrializzazione, finalizzato a una prospettiva occupazionale positiva per tutti i lavoratori, attraverso l’amministrazione straordinaria e un intervento di politica industriale garantito dal Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia e Regione siciliana”.
Un confronto costruttivo
“Tutte le parti presenti al tavolo si sono impegnate per accelerazione il processo di reindustrializzazione dell’area chiarendo alcune questioni indispensabili per la prosecuzione della vertenza”, Vincenzo Comella, segretario della Uilm Palermo aggiunge. “Prima fra tutte la proroga dell’amministrazione straordinaria e di strumenti, quali la newco, per fare traghettare i lavoratori nelle nuove aziende. Ancora la prosecuzione del piano concordatario e della cassa integrazione utile ad accompagnare il processo. Ma servono anche strumenti che accompagnino i lavoratori, già prossimi alla pensione. Riteniamo – conclude Comella – che la vendita dei altri siti delle altre regioni si possa fare a condizione che il ministero garantisca prima la prosecuzione e la sostenibilità economica dell’amministrazione straordinaria. Considerato che il Mise e la Regione hanno confermato l’impegno economico è indispensabile che si proceda in maniera spedita all’accordo di programma”.
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