Sono giovani del nostro tempo. Uno ha prestato servizio nell’arma dei carabinieri ed ha partecipato anche ad una missione all’estero per il mantenimento della pace, l’altro dopo il liceo aveva intrapreso la carriera artistica come attore. Ad un certo punto hanno avvertito forte la chiamata del Signore, hanno lasciato tutto e sono entrati in seminario.
Sabato 22 ottobre 2016 Angelo Di Pasquale, 36 anni della Parrocchia Sant’Anna in Sciara dove l’ultimo sacerdote ordinato fu, 45 anni fa, l’attuale Arcivescovo di Catania mons. Salvatore Gristina e Antonino Governale 27 anni della Parrocchia di San Gaetano – Maria Ss. Del Divino Amore in Brancaccio, quella del Beato Padre Pino Puglisi, saranno ordinati diaconi per la preghiera consacratoria dell’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice. La celebrazione si svolgerà in Cattedrale alle ore 10.30.
Angelo Di Pasquale ha conseguito il baccalaureato in Sacra teologia ed ha iniziato il secondo anno di licenza in Teologia pastorale. Inoltre, frequenta il Master di “Psicologia della gestalt in Pastoral Causelling”.
“Non ho mai definito la mia vocazione adulta – afferma Di Pasquale – perché fin da piccolo ho avvertito la presenza del Signore nella mia vita. Ad un certo punto della mia vita mi sono arruolato per cercare di scappare forse, da questa chiamata. Ho fatto il servizio nell’Arma dei carabinieri e poi al reparto di volo nell’Esercito dove sono stato impegnato in missioni di pace all’estero. Lì di fronte alle crudeltà più grandi di cui l’uomo è capace: la guerra, ho compreso che stavo sbagliato tutto nella mia vita, ripreso in mano tutto ed ho accolto la chiamata del Signore”.
Antonino Governale ha conseguito il baccalaureato in Sacra teologia e superato il biennio di licenza in Spiritualità alla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale a Napoli. “Al termine degli studi al liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo – dice – ho cominciato a intraprendere a livello embrionale la carriera teatrale che volevo tramutare in una professione. Un maestro di recitazione mi voleva anche portare a Bologna per studiare all’Accademia e mi sentivo realizzato perché facevo sorridere gli spettatori. Evidentemente sono chiamato ad altro e sento tutto il peso per la responsabilità futura. Mi piace ricordare che sarò ordinato nel giorno della memoria liturgica di San Giovanni Paolo II che da giovane faceva pure l’attore”.