Con l’arrivo dell’estate e l’aumento di eventi e locali notturni, la Questura di Palermo ha intensificato i controlli su discoteche e serate danzanti prive delle necessarie autorizzazioni. Nell’ambito di questa attività, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale sono intervenuti in un locale di Addaura, sul lungomare Cristoforo Colombo, dove era stata pubblicizzata sui social una serata danzante con dj set sprovvista della licenza per pubblico spettacolo.
Giunti sul posto intorno alle 23, gli agenti hanno riscontrato la presenza di un dj e di una cinquantina di clienti intenti a ballare, nonostante nessuna autorizzazione fosse stata concessa dal Comune. Oltre all’assenza di licenza per l’evento, sono state accertate altre irregolarità, tra cui la somministrazione di bevande e alimenti senza Scia e la mancata esposizione della tabella dei prezzi.
Il locale, gestito come associazione, era infatti abilitato a somministrare solo ai soci, mentre di fatto serviva un pubblico che non faceva parte della stessa associazione. Per queste violazioni sono state elevate sanzioni per oltre 5.000 euro. I controlli erano scattati a seguito del monitoraggio preventivo dei social network, dove eventi di questo tipo vengono solitamente pubblicizzati con largo anticipo.
Lavoratori in nero, mancato rispetto delle norme di sicurezza, la mancata tracciabilità degli alimenti con uso di materie prime di cui non era possibile identificare l’origine e carenze igieniche dei locali. I carabinieri del gruppo di Monreale hanno eseguito controlli in 23 esercizi commerciali e cantieri di lavoro denunciando 12 persone, elevando sanzioni per 330 mila euro e sospendendo 6 attività commerciali. A Cefalù, con l’inizio del periodo estivo, sono state sospese tre attività imprenditoriali dove c’erano lavoratori in nero. Lavoratori in nero sono stati trovati anche in un locale a Caccamo, i Carabinieri hanno elevato sanzioni per un totale di 38.400. A Termini e Trabia in un bar e un pub sono state trovate altri due dipendenti in nero. Ad Altofonte nei cantieri nelle scuole primarie “Don Milani” e “Armaforte”, sono state denunciate in stato di libertà quattro persone, adottato un provvedimento di sospensione attività imprenditoriale per gravi rischi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.