La sua piramide multilaterale sbarca in Italia per la prima volta. A Palermo arriva il suo ideatore, il portoghese Jorge Fernandes Veloso, preparatore dei portieri in Belgio nello Standard Liegi, che ha progettato il T4 Pro, un trapezio in cui ogni lato è dotato di una rete stretta che consente alla palla di rimbalzare, per effettuare 50 colpi al minuto con le mani e 40 con i piedi.
“Il T4 Pro è leggero e stabile, una piramide con sei lati. Ogni calciatore – spiega Veloso – ha un feedback diretto sul gesto tecnico e può correggere i difetti immediatamente senza intralciare il lavoro degli altri compagni, aumentando i carichi e riducendo il tempo di apprendimento”.
Il T4 Pro è una delle novità dello “European Soccer Camp”, lo stage organizzato dalla La Cavera Academy di Francesco La Cavera, per 80 giovani calciatori a partire dai cinque anni provenienti da Belgio, Lussemburgo, Francia e Portogallo e dalle accademie affiliate di Roma, Napoli e Bisceglie.
“Avevo lavorato con un dispositivo chiamato “Chuk” con una sola faccia. Ma era fastidioso aspettare il proprio turno dopo aver lanciato la palla. Quindi, ho immaginato di mettere quattro reti e saldarle tra loro. In dieci anni ho perfezionato il T4 Pro come lo conosciamo adesso, ne esiste anche una versione smontabile”.
Jorge Fernandes Veloso parla anche dell’utilizzo della sua “piramide” tra i professionisti: “Nasce per la formazione dei giovani portieri, ma nel professionismo può essere utile per l’integrazione di alcune fasi del lavoro o per un riscaldamento diverso”.
A proposito di professionisti l’allenatore portoghese parla di uno dei suoi prossimi ”allievi”, il messicano Guillermo ‘Memo’ Ochoa, reduce dal Mondiale in Russia, appena ingaggiato dallo Standard Liegi: “Ochoa ha subito mostrato grande professionalità e umiltà. Non ha voluto la maglia numero 1 perché, per rispetto, l’ha lasciata a Jean François Gillet prendendo la 8. Ha fatto un grande Mondiale con il Messico e sarà un piacere lavorare insieme”.
Oggi giornata dedicata alla preparazione fisica dei giovani calciatori grazie a Life Medica. In campo la Vertical Machine V∙Sport di Desmotec, per i lavori con la parte superiore del corpo e movimenti funzionali a catena cinetica aperta.
Poi, spazio ai test nello Studio Medico Fisiokinesiterapia Nigito insieme alla dottoressa Antonella Galati e al Dottore Antonio Nigito. “Sono test che servono per valutare deambulazione, difetti di carico e appoggio e di rotazione di anca e ginocchio – spiega la Dottoressa Antonella Galati – ma anche il movimento della spalla. Ci sono anche indicazioni neurologiche che emergono in presenza di problematiche psicomotorie. Su questi dati bisogna costruire un atleta moderno”.
A disposizione per tutta la durata del Camp la Theal Therapy, brevettata da Mectronic, la rivoluzionaria foto terapia laser che stabilisce un nuovo standard per la riabilitazione di atleti e per la cura di un’ampia gamma di patologie, utilizzato in Italia dallo staff medico di Atalanta e Milan. “Ormai essenziale ad alti livelli – dice il responsabile Life Medica per la Sicilia, Emanuele Abbate –stiamo pian piano provando ad inserirla nel mondo dello sport giovanile, per aumentare la qualità del lavoro nella riabilitazione dagli infortuni traumatici e muscolari”.