L'Asp ha replicato all'esposto

Esposto in procura sulle forniture di kit diagnostici all’Asp di Palermo

La Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo contro l’affidamento con procedura d’urgenza da parte dell’Asp di Palermo per l’effettuazione dei tamponi al personale sanitario. Il sindacato chiede chiarimenti sulla fornitura di attrezzature e di reagenti che la direzione diagnostica e laboratorio dell’Asp avrebbe aggiudicato per circa 110 mila euro alla ditta Promega Italia Srl e per poco più di 79 mila euro alla Medical System Spa. Lo riporta il Giornale di Sicilia.

Il sindacato chiede alla Procura di appurare se sia stata eseguita prima dell’affidamento un’indagine di mercato preventiva e quante altre imprese sarebbero state invitate alla gara. Secondo quanto sostenuto dalla Fials, l’Asp avrebbe fatto rifornimento del materiale necessario per i test sierologici, che invece a quel tempo erano vietati facendo “l’esatto contrario di quanto disposto nell’ordinanza del presidente della Regione” che imponeva “l’effettuazione di soli test per l’estrazione dello Rna su tamponi rinofaringei, con divieto di test sierologici e previsione della revoca della convenzione per quei laboratori che avessero contravvenuto” alla sua disposizione.

Un iter che, secondo il sindacato, “lascia adito a dubbi circa il corretto uso del potere amministrativo”. Viene chiesto inoltre di verificare anche per quale motivo siano state scelte, ai fini della realizzazione dei test sierologici quantitativi, le forniture Maglumi “non ancora validate ma munite solo di prevalutazione del produttore aventi sensibilità molto bassa, pari al 78 per cento dichiarato nel bugiardino, valore che indica che su cento test, ben ventidue danno un risultato falsamente negativo”. Tra le richieste anche quella di capire perché l’Asp “pur avendo disposto l’acquisto di reagenti per Rna (da tamponi rinofaringei), avrebbe continuato ad inviare i campioni prelevati dai propri dipendenti al laboratorio di riferimento regionale Covid 19 del Policlinico” anziché utilizzare la propria struttura in allestimento.

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L’Asp ha replicato all’esposto. “Si prende atto di quanto denunciato dalla Fials e ovviamente l’Azienda si riserva di fornire tutti gli approfondimenti e documenti di cui è in possesso alle autorità competenti, qualora richiesti. Ferma restando la determinazione dei soggetti interessati a querelare il sindacato a fronte dell’inevitabile diffamazione che è derivata dall’azione intrapresa. Non si può non fare a meno di constatare ancora una volta che il tentativo della Fials, di indebolire l’azione amministrativa dell’Asp per ragioni che non si conoscono, è sempre forte e determinante. Meraviglia come questa determinazione sia sorta soltanto negli ultimi diciotto mesi”.

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