Tamponi per tutti coloro che sono in continuo contatto con il pubblico ed esercito in strada. Sono queste le richieste, in estrema sintesi, inoltrate da 43 sindaci della provincia di Palermo al presidente della regione, all’Anci, all’assessorato regionale alla Salute e al dipartimento di Protezione Civile.
I sindaci del Palermitano chiedono misure ancora più stringenti per la salvaguardia della salute dei propri concittadini al fine di contrastare la temuta epidemia del Covid-19. In particolare, i primi cittadini si sono fatti promotori di una maxi campagna di screening attraverso l’esecuzione di tamponi orofaringei, su una consistente fetta di popolazione al fine di poter isolare possibili portatori asintomatici del virus, anche alla luce delle nuove indicazioni fornite in merito dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
“Chiediamo più tamponi per le persone più esposte come vigili urbani, operatori ecologici, cassieri, farmacisti e medico – dice il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci, tra i promotori dell’iniziativa dei 43 sindaci -. Tutte persone potenzialmente vettori del coronavirus“. I sindaci contestano l’attuale sistema che prevede l’esecuzione del tampone solo ai pazienti che presentano sintomi paragonabili a quelli del coronavirus. “I tamponi – prosegue il primo cittadino di Cerda – devono essere fatti anche agli asintomatici”.
In questo tipo di intervento potrebbe essere utile, secondo quanto sostenuto nella lettera dei sindaci, coinvolgere l’Istituto Zooprofilattico e laboratori di analisi accreditati dal Sistema Sanitario Regionale. “In ogni paese c’è almeno un laboratorio analisi e si potrebbe accorciare la filiera delle analisi”.
In ultima analisi i 41 primi cittadini hanno chiesto un maggiore controllo da parte delle forze delll’ordine “vista l’insufficienza numerica sia delle forze di polizia locali che delle Forze di Polizia a competenza generale”, di legge sul documento con il quale è stato richiesto anche l’intervento dell’Esercito Italiano. Una volontà che è già stata espressa anche da Musumeci al Viminale.
Ecco i sindaci che hanno firmato l’appello:
- Geraci Salvatore – Sindaco di Cerda
- Dolce Filippo – Sindaco di Aliminusa
- Mesi Antonino – Sindaco di Montemaggiore Belsito
- Baragona Roberto – Sindaco di Sciara
- Ortolano Leonardo – Sindaco di Trabia
- Taravella Michela – Sindaco di Campofelice di Roccella
- Di Cola Nicasio – Sindaco di Caccamo
- Stadarelli Rosaria – Sindaco di Misilmeri
- Crisci Maria Rita – Sindaco di Montelepre
- Oddo Giuseppe – Sindaco di Campofiorito
- D’Anna Pier Calogero – Sindaco di Bompietro
- Basile Fortunato – Sindaco di Baucina
- Barone Vito Filippo – Sindaco di Ciminna
- Marino Luciano – Sindaco di Lercara Friddi
- Tripoli Filippo – Sindaco di Bagheria
- Grassadonia Gaetano – Sindaco di Bolognetta
- Diano Massimo – Santa Cristina Gela
- Lapunzina Rosario – Sindaco di Cefalù
- Felice Guglielmo – Sindaco di Alia
- Palmeri Giuseppe – Sindaco di Roccamena
- Agostaro Rosario – Sindaco San Giuseppe Jato
- Macaluso Pietro – Sindaco di Petralia Soprana
- Di Giorgio Francesco – Sindaco di Chiusa Sclafani
- Cosentino Santo – Sindaco di Trappeto
- Culotta Magda – Sindaco di Pollina
- Pizzo Salvatore – Sindaco di Belmonte Mezzagno
- Giordano Rosamaria – Sindaco di Roccapalumba
- Scrivano Giuseppe – Sindaco di Alimena
- De Luca Angelina – Sindaco di Altofonte
- Oliveri Vincenzo – Sindaco di Villabate
- Vallone Luigi – Sindaco di Prizzi
- Puccio Pietro – Sindaco di Capaci
- Petta Rosario – Sindaco di Piana degli Albanesi
- Nicolosi Nicolò – Sindaco di Corleone
- Abbate Giuseppe – Sindaco di Lascari
- Granà Nicolò – Sindaco di Palazzo Adriano
- Cicero Mario – Sindaco di Castelbuono
- Sanfilippo Salvatore – Sindaco di Santa Flavia
- Cino Gigi – Sindaco di Camporeale
- Iuppa Luigi – Sindaco Geraci Siculo
- Conti Angelo – Sindaco di Valledolmo
- Rini Antonio – Sindaco di Ventimiglia di Sicilia
- Martorana Paolo – Sindaco di Ficarazzi
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