- Pietro Seggio è accusato di aver ucciso un pusher di 34 anni
- Il delitto è avvenuto lo scorso 18 marzo vicino al Pagliarelli
- La vittima aveva venduto cocaina al titolare di una pizzeria
Condanna all’ergastolo. E’ la richiesta della procura di Palermo per Pietro Seggio, 44 anni, accusato di omicidio di Francesco Manzella, il 34enne ucciso il 18 marzo dello scorso anno con un colpo di pistola alla testa a Palermo, in via Gaetano Costa, a pochi metri dal carcere Pagliarelli.
L’omicidio lo scorso 18 marzo vicino al carcere Pagliarelli
La vittima aveva venduto al 44enne, titolare di una pizzeria, cocaina per un valore di 700 euro e ne avrebbe preteso il pagamento. Il cadavere di Manzella fu trovato in un’auto in sosta sulla strada statale Palermo-Sciacca. La vittima stava per scendere dalla sua auto, probabilmente aveva un appuntamento, quando è stato colpito. Il corpo era ancora in macchina all’arrivo della polizia. A dare l’allarme era stata una donna che aveva sentito lo sparo e una macchina che scappava velocemente dalla zona.
La polizia è risalita a Seggio attraverso l’analisi dei tabulati
Seggio, gestore della pizzeria Antico Borgo, si era avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo disposto dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal pm Giovanni Antoci. Gli agenti della squadra mobile di Palermo sono riusciti a risalire al 44enne attraverso l’analisi dei tabulati e degli sms tra i clienti di Manzella. Quest’ultimo, dopo un passato di furti e rapine, aveva iniziato a spacciare droga. Seggio è difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo che, davanti al tribunale presieduto da Lorenzo Jannelli, aveva depositato una corposa memoria, sugli esiti delle indagini difensive svolte, con la quale si contestava punto per punto le accuse. La pubblica accusa aveva chiesto il rigetto dell’istanza di riesame, ritenendo che gli elementi emersi nel corso delle indagini risultassero pienamente dimostrativi della responsabilità penale di Seggio.
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