E’ il giorno di una timida riapertura per alcune categoria di negozi a iniziare da cartolerie e librerie in Sicilia come nel resto del paese e forse anche per questo cresce l’attenzione ai dati. Si attende e si spera in una conferma del trend discendente anche se gli effetti di quanto accade oggi non si vedranno certamente oggi stesso e neanche domani.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 16 di oggi (martedì 14 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 37.877 (+566 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.501 (+43), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.071 persone (+21), 255 sono guarite (+18) e 175 decedute (+4).
Degli attuali 2.071 positivi, 605 pazienti (0) sono ricoverati – di cui 53 in terapia intensiva (+2) – mentre 1.466 (+21) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 127 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 117 (22, 8, 10); Catania, 593 (128, 59, 63); Enna, 293 (177, 21, 21); Messina, 358 (133, 45, 36); Palermo, 327 (71, 41, 23); Ragusa, 58 (6, 4, 5); Siracusa, 87 (55, 58, 11); Trapani, 111 (13, 17, 5).
A prescindere dai dati gli occhi sono puntati su Villafrati dato che sonio salite a undici le vittime di quel focolaio in provincia di Palermo. Ma anche sul focolaio della casa di cura Maria Eleonora Hospital in piena città di Palermo dove il contagio ha raggiunto quota 33. Una vicenda che desta preoccupazione proprio nella fase discendente che si spera di mantenere.
Ma non c’è solo Palermo. Al contrario preoccupa anche la situazione dell’Oasi di Troina nell’Ennese. La procura ha aperto una inchiesta per epidemia e omicidio colposo. reati che potrebbero essere contestati anche in altre inchieste che riguardano altre strutture e che potrebbero presto essere aperte o passare da semplici fascicolo conoscitivi a indagini vere e proprie.
Intanto prosegue la polemica su più fronti. A Siracusa scontro fra sindacati e Asp sul livello di contagio, fra governo regionale e governo nazionale la polemica, invece, riguarda i porti chiusi e la gestione dei migranti che arrivano con le relative difficoltà legate a far rispettare la quarantena. E poi ci sono le conseguenze delle grigliate di Pasqua e Pasquetta con denunce e ritorsioni come l’incendio doloso dei magazzini Rap che custodivano quanto è stato sequestrato
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