L’AOOR Villa Sofia Cervello di Palermo comunica all’utenza che il servizio Ticket del presidio ospedaliero “Cervello” entro il corrente mese di Agosto verrà trasferito al piano terra del Padiglione “C” del medesimo ospedale.
Infatti, ieri, 21/08/2024, l’ufficio tecnico aziendale ha consegnato alla “struttura del commissario delegato ex ordinanza 25/2020 (soggetto attuatore) ” i locali che attualmente ospitano il servizio Ticket sopra citato, nei quali verrà in via temporanea trasferito il Pronto Soccorso dell’ospedale Cervello, in modo che l’area che attualmente lo ospita possa essere liberata al fine di avviare i lavori di ristrutturazione dello stesso, a suo tempo previsti nel piano di rimodulazione assessoriale gestito dal soggetto attuatore sopra citato.
I lavori a Neurologia
Sono giunti a conclusione i lavori di manutenzione straordinaria riguardanti i locali dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e Stroke Unit dell’azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello di Palermo” (siti al terzo piano del padiglione geriatrico P.O. Villa Sofia) che hanno consentito una rivisitazione a tutto campo in chiave fortemente innovativa.
In particolare il progetto curato dal personale dell’ U.O.C. “Servizio Tecnico”, diretto dall’ingegner Vincenzo Nicastri – e per quanto attiene la direzione dei lavori affidato all’ingegner Giovanni Tarantino, che è stato coadiuvato dal geometra Vito Soresi, con la supervisione del RUP (responsabile unico progetto) ingegner Enrico Fullone – ha reso possibile un intervento di manutenzione straordinaria che ha puntato al macro obiettivo di umanizzazione delle cure mediante un’azione volta al miglioramento degli ambiti di ricovero e cura e ad una rivisitazione degli spazi igienico- sanitari, di degenza e di accesso.
Gli interventi
I lavori hanno riguardato principalmente la sostituzione di porte e pavimentazioni, apparecchi igienico sanitari, e relativo ripristino con elementi moderni, ma non hanno trascurato misure di ingegneria edilizia, volte a conferire maggiori standard di sicurezza per pazienti e operatori (riguardo a intonaci, controsoffitti e tramezzi), nonché misure di adattamento degli impianti. La ratio dei progettisti è stata quella di operare una rifunzionalizzazione degli ambienti declinata all’incremento degli standard di benessere, comfort ambientale, sicurezza ed efficienza operativa delle relative strutture. Indici chiave per misurare l’obiettivo sistemico di umanizzazione delle cure delle aziende di ricovero e cura e, dunque, premessa per consolidare anche il miglioramento della qualità percepita dall’utenza e compensare, così, l’impatto psicologico negativo inevitabilmente connesso al gradiente di “ostilità” insito nei luoghi di assistenza in corso di malattia.
“Ormai da tempo i tecnici del settore, e nella specie i progettisti – afferma Nicastri direttore UOC Servizio Tecnico – sono impegnati a orientare la progettazione verso soluzioni ad elevato grado di umanizzazione, quale utile strumento per sviluppare e diffondere maggior consapevolezza culturale sul valore che essa riveste nei contesti organizzativi socio- sanitari, improntando, conseguenzialmente, la nostra opera a modelli di indirizzo che considerano il paziente al centro, ma che tengono anche conto del cd. profilo esigenziale dello stesso ( e quindi, di riflesso, di quello del familiare/accompagnatore, che spesso è anche caregiver) correlato al tipo di patologia da cui è affetto e alla specifica esperienza di utilizzo di servizi socio-sanitari”.
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