Altra seduta flop sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche a Sala delle Lapidi. Anche in questo caso, il Consiglio Comunale si è sciolto per mancanza del numero legale. Una situazione che si registra ormai da mesi senza soluzione di continuità.
Una seduta caratterizzata dal nervosismo e dal malcontento di diversi consiglieri comunali. In tanti hanno provato ad intavolare una mediazione. Fra questi, in prima battuta, l’esponente di Fratelli d’Italia Mimmo Russo, incaricato dalla conferenza dei capigruppo per redigere un cronoprogramma dei lavori. Una proposta rigettata dall’ex maggioranza e ritenuta troppo dilatata nel tempo. In seconda battuta è intervenuto il consigliere di +Europa Cesare Mattaliano, ma anch’esso senza successo.
Critiche al piano triennale sono piovute da diversi gruppi consiliari. Ad apertura di seduta, è stata Marianna Caronia, presente in Aula dopo tanto tempo, a chiedere preliminarmente notizie sullo stato economico-finanziario del Comune di Palermo.
Polemico anche il gruppo Oso, con in testa Giulia Argiroffi. La consigliera comunale ha palesato diversa criticità prima sul piano triennale, e poi su alcune questioni di sicurezza delle città. Fra queste, quelle riguardanti il cantiere appena terminato alla Cala, e la presenza del pubblico nelle tribune della piscina comunale, durante il match di Len Cup giocato ieri. Ciò ricordando che, agli spalti dell’impianto di viale del Fante, manca l’agibilità dal 2019.
L’Aula si é andata pian piano svuotando. Ciò non prima di un episodio inatteso. Invitato proprio dalla consigliera Argiroffi, fra i presenti della tribuna destinata al pubblico vi era Marcello Ludos, artista che ha messo in atto un iniziativa di stampo sociale. Ciò scrivendo numeri e croci su dei materassi abbandonati presenti in città. Una doppia forma di protesta che è andata ad immortalare due emergenze ataviche dal capoluogo siciliano: quella dei rifiuti e quella cimiteriale. Una protesta che ha provocato la sospensione dell’aula, imposta la presidente Totò Orlando.
Tornati sul punto del piano triennale, la seduta si è arenata sulla richiesta alla consigliera Barbara Evola di prelevare l’atto. Risultato: è venuto a mancare nuovamente il numero legale. Una forzatura che questa volta i consiglieri dell’ex maggioranza hanno deciso di non accettare, occupando Sala delle Lapidi. I consiglieri comunali stanno redigendo un comunicato congiunto per fargli fare le proprie ragioni ed hanno convocato una conferenza stampa per le 16:00. Domani è attesa una nuova seduta del consiglio comunale, anche se il pericolo di un nuovo buco nell’acqua è abbastanza elevato.