In ballo c’è la continuità del servizio elettrico nazionale. Questa è la motivazione con la quale, questa mattina, i lavoratori dell’Enel hanno scioperato fra le strade di Palermo. Mobilitazione indetta a livello nazionale dai sindacati Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, nata in seguito alla scelta di esternalizzare alcuni servizi, in particolare quelli sulla transizione ecologica. I dipendenti hanno tenuto un corteo partito intorno alle 10 da piazza Castelnuovo e che si è concluso in via Cavour, sede della Prefettura di Palermo. Qui, i sindacati consegneranno un documento nel quale racchiuderanno tutte le perplessità sulle scelte aziendali condotte dai vertici di Enel. Poi, i lavoratori si dirigeranno in via Marchese di Villabianca, luogo in cui risiedono gli uffici dell’azienda a Palermo e nel quale si concluderà la manifestazione.

La voce dei lavoratori Enel

Sui volti dei lavoratori c’è molto preoccupazione per il futuro. Solitamente si pensa al servizio pubblico come un posto di lavoro stabile, quasi eterno. E invece sembrerebbe non essere così. “Abbiamo paura. E’ quello che pensiamo. Ci vorrebbe qualcuno che ci rassicuri e ci dica che ci sbagliamo“, dichiara Mario Corso, dipendente Enel a Palermo. “Bisognerebbe discutere di reali soluzioni. Trovare accordi che vadano bene fra le parti. Di mezzi ci sono le famiglie, la continuità del lavoro, un servizio pubblico nazionale che inficia sulla vita del cittadino”. Eppure, sul fronte degli investimenti si registra il via libera agli interventi previsti dai fondi del PNRR. Opportunità per le quali, secondo i sindacati, sarebbero necessarie ulteriori 500 assunzioni, al momento congelate. “Ci sono investimenti molto importanti. Non condividiamo le scelte strategiche prese per il futuro – dice Gaetano Puccio, lavoratore dell’azienda -. Le azioni fondamentali per il prosieguo del percorso aziendale devono essere prese con coscienza. Ci sono tante tematiche da tenere sotto controllo. Vista l’attuale gestione, ci possono essere ripercussioni sul servizio. C’è molto da lavorare“.

Motivo per il quale i sindacati hanno deciso oggi di scendere in piazza. “Oggi stiamo scioperando in tutta Italia – sottolinea Andrea Bottaro, segretario generale della Uiltec Sicilia -. Riteniamo che Enel abbia preso una direzione sbagliata. Un’azienda che dovrebbe governare la transizione energetica nel nostro paese, ha deciso di assumere un’azienda a connotati finanziari. Noi rigettiamo questa impostazione. Vanno date risposte ai lavoratori, rimpinguando gli organici ed evitando esternalizzazioni. Daremo un documento al Prefetto. Ma vogliamo soprattutto coinvolgere la cittadinanza, visto che la rotta presa da Enel rischia di peggiorare il servizio elettrico del nostro Paese”.