La gestione dell’emergenza siccità da parte della Regione non piace ai sindacati. Rivendicano l’assenza di un confronto con le parti sociali e modalità di gestione che lasciano perplessi. Ad essere trapelate notizie sul fatto che l’Autorità regionale di bacino avrebbe avviato un piano di razionamento delle forniture idriche a uso potabile in alcuni comuni siciliani. Inoltre Siciliacque, società in parte controllata dalla Regione, avrebbe dato il via ad alcune trivellazioni nelle falde acquifere.
Assenza di confronto
“Riteniamo sbagliato e totalmente improduttivo questo modus operandi – affermano Pino Foti, Stefano Trimboli e Andrea Bottaro, segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Sicilia – che tende a escludere le parti sociali dalla concertazione su scelte strategiche così importanti. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’Autorità regionale di bacino e Siciliacque convochino prima possibile le parti sociali per affrontare insieme l’emergenza siccità”. Le stesse sigle nei mesi scorsi avevano già sollecitato Siciliacque e il nuovo proprietario Italgas a incontrare i sindacati.
Gli interventi? “Estemporanei e solo tampone”
“Il tema della gestione delle risorse idriche deve essere centrale per le istituzioni e per la classe politica – aggiungono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Sicilia -. Ancor di più alla luce dei cambiamenti climatici che secondo studi autorevoli, potrebbero portare a breve una cronica condizione di siccità”. Sempre secondo le organizzazioni di categoria questi sarebbero soltanto degli interventi estemporanei e tampone e non lasoluzione all’emergena siccità. “L’emergenza è alle porte e rischiamo di trovarci già nei prossimi mesi con i rubinetti a secco – specificano Foti, Trimboli e Bottaro -. È fondamentale che si affronti questa materia con i sindacati, per pianificare tutte le azioni da fare. Utilizzando al meglio le risorse economiche, anche provenienti dai fondi Ue e del Pnrr e le risorse umane, che hanno le giuste competenze e il know how necessario”.
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