“Nulla o quasi è stato ancora detto in direzione sulla fine degli Ato e del destino di migliaia di lavoratori che per legge devono transitare alle SRR prima ed alle Società aggiudicatane dei servizi dopo.
Assordante il silenzio del nuovo governo sulle condizioni dei lavoratori del settore che insieme ai cittadini che ricevono un pessimo servizio sono gli unici a pagare per questa condizione precaria dell’intero sistema dei rifiuti siciliano”.
E’ quanto scrivono in una lettera indirizzata al neo assessore regionale con la delega ai Rifiuti Alberto Pierobon i segretari regionali dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel.
“E’ ingiustificabile il silenzio considerato che le dotazioni organiche delle SRR, i piani d’ambito delle SRR ed i circa 250 piani di intervento dei comuni in forma singola o associata sono stati approvati con appositi decreti regionali – aggiungono i sindacati nella nota – E’ compito dell’Assessorato Regionale all’Energia ed a Dipartimento Regionale Rifiuti verificare se quanto stabilito nei decreti abbia poi trovato concreta attuazione nelle gare ad evidenza pubblica e nell’obbligo di transito dei lavoratori.
E parliamo di gare per milioni di euro, circa 900.000.000 milioni annui che, come dimostrano le cronache quotidiane, hanno accresciuto l’interesse di aziende del malaffare, prenditori piuttosto che imprenditori, con un accresciuto livello d’infiltrazione mafiosa nel settore rifiuti.
Per tutti questi motivi chiediamo un’immediata ripresa del confronto sindacale, anche alla luce di una crescente tensione sociale in moltissimi ambiti di raccolta”.