“E se fosse l’amministrazione, mantenendo la paralisi Rap a provocare il fallimento per aprire ai privati? Io lavoro per salvare l’azienda Pubblica, che con la differenziata cambi marcia e crei servizi, qualità della vita e lavoro”. Replica così Fabrizio Ferrandelli, leader dell’opposizione in Consiglio comunale dopo che l’opposizione è stata tacciata di inconfessabili interessi con i privati.
“Va registrato il nervosismo, evidente nelle ultime note stampa, dell’amministrazione che non sapendo risolvere il problema, come sempre, preferisce adottare la formula (ormai abusata) di dare la colpa sempre agli altri gettando ombre e sospetti. Io non credo che i palermitani credano più a questo schema ed hanno individuato i veri responsabili della cattiva gestione dei rifiuti”.
Il sindaco è la prima autorità sanitaria locale ed è il responsabile dell’igiene pubblica, nonché colui che nomina i vertici delle aziende e ne controlla i bilanci.
“Seguendo il suo schema – continua Ferrandelli – potremmo noi arrivare alle sue stesse conclusioni, ma a parti rovesciate:
– da settembre lascio l’azienda senza consiglio di amministrazione e quindi senza guida,
– Non si approvano così i bilanci 2016-2017 e 2018 ed il piano industriale diventa inadeguato.
-Nel contempo lascio il Tmb fuori dal contratto di servizio con il comune e gravando di fatto sui bilanci di Rap.
-Tolgo, tramite l’ultima delibera di variazione Tari (29 marzo 2018), il riconoscimento di 6 mln necessari a Rap.
-Trasferisco le unità lavorative che si occupano di manutenzione strade ad altri servizi, rendendo di fatto non produttivo il servizio che invece riconosce premialità economica all’azienda.
-Avvio la Pap 2 che a regime, per raggiungere 120.000 abitanti, necessiterà di 12 mln , portando così il bilancio 2018 di Rap (che ha capitale sociale pari a 14 mln) ad un verosimile -13, – 15 mln di euro. Default!”
“Ed allora sì che l’amministrazione potrebbe ‘essere costretta’ dopo aver raccontato la favola dei servizi pubblici (come nei fatti è smentita ad esempio dalla recentissima vicenda dell’ imbottigliamento Amap) – aggiunge – ad aprire ai privati. Diversi privati ,infatti, già lavorano in discarica e con Rap e, secondo quanto riportato dalla trasmissione Report, non sempre con bando pubblico. Su questo il mese scorso ho presentato apposita interrogazione di cui attendo risposta”.
“Trovo in più vomitevole ed appartenente forse ai propri costumi, quanto dichiarato sul mio conto dall’amministrazione. La mia posizione infatti è sempre stata molto chiara e riportata fedelmente ed ufficialmente a verbale durante le sedute di consiglio comunale e diramate anche sui social, con un video della diretta dei lavori di consiglio, sulla mia pagina ufficiale. La posizione è quindi nota: salvaguardare la gestione pubblica di Rap – continua Ferrandelli – senza far perdere soldi ai cittadini che pagano i servizi e che di fatto sono proprietari dell’azienda ed anche ai suoi creditori; rilanciare l’azienda con la differenziata spinta impiegando il personale già in carico presso la SRR e determinando così negli anni guadagni ed un progressivo abbassamento delle tasse”.
“Quando, nei miei interventi – precisa – mi dichiaro pronti a mettere a disposizione della città il nostro patrimonio di “conoscenze” faccio chiaro ed esplicito riferimento a quelle metodologiche, tecniche e gestionali di cui Rap ha bisogno per diventare un’azienda moderna ed efficiente e non certo a soggetti oscuri interessati alla gestione.
Ma si sa: il lupo di mala coscienza, come opera pensa! Su queste vergognose dichiarazioni sono pronto ad andare oltre alla sana dialettica politica (che è l’unico campo che conosco e mi appartiene) ed andare nelle aule di tribunale alle quali non mi sono mai sottratto ed in cui sono certo di poter fare sempre valere le mie ragioni”.
“Io non mi piego – conclude Ferrandelli – smaschererò fino all’ultimo i tentativi di mistificazione e deresponsabilizzazione e farò sentire dentro le istituzioni, con voce ancora più alta, le ragioni dei palermitani onesti e perbene che pagano le tasse e reclamano servizi”.
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