C’è l’ordinanza per utilizzare la terza vasca bis della discarica di Bellolampo ma non può bastare per scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti a Palermo. Risolutivo, in un modo o nell’altro, sarà il vertice di questa mattina tra l’amministratore unico della Rap, Girolamo Caruso, e il prefetto di Palermo. Nel senso che se non si trovassero soluzioni definitive per poter rimuovere tutti i rifiuti abbandonati per strada lo stesso Caruso sarebbe pronto a dimettersi dal suo ruolo di capo della società controllata dal Comune per la gestione della raccolta rifiuti. Con il Comune oramai si è arrivati ai ferri corti perché l’amministrazione comunale non vuole autorizzare l’abbancamento dei rifiuti nei piazzali della discarica di Bellolampo, oramai satura.
Caruso insiste
In poche parole l’utilizzo della terza vasca bis permette di poter sversare al suo interno circa 100 tonnellate di spazzatura. Un quantitativo che chiaramente non può bastare per poter superare l’attuale emergenza rifiuti che si sta prefigurando in città. Ecco perché l’amministratore unico della Rap aveva insistito affinchè l’amministrazione comunale autorizzasse anche il deposito temporaneo dei rifiuti nei piazzali della discarica. Dall’assessore all’Ambiente Sergio Marino è stato risposto picche perché, a suo dire, questo tipo di ordinanza non sarebbe possibile approvarla sul piano normativo in tema di rifiuti. L’amministratore unico della Rap invece insiste che è solo una questione di volontà e che è invece contemplata in casi eccezionali.
Gli spazi non ci sono più
Sta di fatto che oramai la discarica di Bellolampo è satura, è in fase di realizzazione la settima vasca e il governo cittadino starebbe tentando di ottenere dalla Regione un suo primo utilizzo anche se i lavori non sono completati. I sindacati attaccano Comune e Regione, rei di avere delle responsabilità sull’attuale emergenza rifiuti oramai alle porte.
Bellolampo è satura
A dicembre 2021 i lavori a Bellolampo per la predisposizione della vasca III bis. La Rap, società che svolge per conto del Comune di Palermo il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, aveva consegnato alla General Smontaggi Spa di Novara la commessa per un investimento da circa mezzo milione di euro.I lavori autorizzati dalla Regione consentivano nel frattempo l’abbancamento dei primi 98.000 metri cubi di rifiuti ancorché il progetto ne preveda 200 mila. Durante il cantiere e i successivi 3 mesi di esercizio della discarica, infatti, Rap doveva procedere con un secondo iter autorizzativo per la “Valutazione di Impatto Ambientale”. In questo modo si sperava di poter ottenere il rilascio del titolo abilitativo funzionale all’abbancamento di definitivi 300 mila tonnellate di rifiuti (circa un anno di abbancamento della cittadinanza palermitana). In questo modo si poteva attendere, senza problemi, il completamento della VII vasca e consentire anche alla Regione di poter disporre, nell’attuale emergenza, di un possibile “salvagente”.
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