Si saprà nelle prossime ore se i Comuni della Srr Città Metropolitana di Palermo, di cui fa parte Carini, riceveranno l’autorizzazione al conferimento dei rifiuti indifferenziati a Bellolampo. “Con l’assessore Regionale all’Energia e Rifiuti Di Mauro – dichiara il sindaco di Carini Giovi Monteleone – abbiamo avuto una conversazione telefonica stamane, durante la quale mi ha confermato la sua attenzione rivolta ai dirigenti di Arpa e Asp per sollecitare i pareri necessari ad accompagnare l’ordinanza sindacale con la quale ci si aspetta che il sindaco di Palermo Roberto Lagalla autorizzi l’accesso al conferimento a Bellolampo”.
Oltre ai vertici di Arpa e Asp, l’assessore Di Mauro si è messo anche in contatto con il capo di gabinetto del sindaco Lagalla, per raccomandare sollecitudine nella firma dell’ordinanza non appena pervenuti pareri. “Attendo sviluppi – conclude Monteleone – nel tardo pomeriggio di oggi, dal momento che i Sindaci ci siamo premurati di segnalare la pericolosità dell’attuale situazione igienico sanitaria causata dalla mancata raccolta indifferenziata nei Comuni della Srr”.
La discarica di Bellolampo sarà messa a disposizione dei comuni della provincia per contrastare l’emergenza rifiuti solo se la Regione si impegnerà, con carta scritta, a consegnare in tempi brevi la settima vasca. E’ questo in sintesi l’accordo raggiunto ieri alla conferenza di servizi al dipartimento regionale acque e rifiuti tra Comune di Palermo, Rap, Regione e comuni della provincia Palermitana rimasti senza una discarica da un paio di settimane dove poter conferire.
In buona sostanza il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha voluto delle garanzie per evitare che Bellolampo si saturi presto in caso di autorizzazione ai comuni della provincia al conferimento. La Regione metterà nero su bianco l’impegno a consegnare la settima vasca del sito Palermitano entro il 14 gennaio. A quel punto, con l’impegno scritto, Lagalla emetterà ordinanza per autorizzare il conferimento. Si attendono all’incirca 59 tonnellate al giorno d’indifferenziato dai comuni da autorizzare.