Un’ulteriore minima riduzione della pressione dell’acqua per consentire un maggiore risparmio della risorsa idrica a Palermo. Un piano che, comunque, si adatterà alla capacità di distribuzione della rete in città, con l’ipotesi eventuale di avviare, a partire da lunedì 5 agosto, una seconda fase sperimentale con la riduzione oraria in alcuni quartieri. Sarà sempre preservata la zona centrale della città, nella quale sono presenti ospedali, caserme, uffici pubblici civili e militari, case di cura e strutture ricettive.
È la soluzione approvata, su proposta dell’Amap, dalla Cabina di regia regionale sull’emergenza idrica nella riunione che si è conclusa ieri in tarda serata. Nel frattempo proseguiranno gli interventi in corso per il reperimento di nuovi pozzi e l’eliminazione delle perdite. Una scelta che scaturisce dalla situazione di “allerta idrica” a Palermo per l’assenza di pioggia con l’obiettivo di salvaguardare le risorse attuali degli invasi.
Nei giorni scorsi l’Amap aveva deciso che sarebbe stato avviato il piano per mitigare gli affetti della siccità, razionando l’oro blu. Ed era attesa la riunione che stabilirà il calendario della distribuzione idrica nel Capoluogo e nei comuni gestiti dall’azienda. Una decisione poi ritirata dopo le proteste di comune e regione. “Uno studio sulla disponibilità della risorsa idrica effettuato alla vigilia della scorsa primavera – spiega Alessandro Di Martino, Amministratore Unico di Amap – aveva indicato che le scorte sarebbero state sufficienti a coprire il fabbisogno almeno fino al prossimo dicembre. Nel frattempo, Amap ha messo in atto misure di contenimento dei consumi, come la riduzione della pressione nella rete idrica, che tuttavia non sono state sufficienti a compensare la scarsità delle piogge primaverili”.
Oggi, con l’aumento fisiologico dei consumi dovuto al periodo estivo, si stanno registrando cali significativi della pressione idrica in diverse zone della città. Le ulteriori misure adottate, concordate con le autorità di controllo, consentiranno di preservare per quanto possibile le riserve idriche secondo i piani prestabiliti.