“Sembra che la pandemia del coronavirus non abbia avuto effetti drastici unicamente sulla salute e sulla vita dei cittadini, ma gli effetti sono stati altrettanto gravi anche sul dialogo costruttivo che avrebbero dovuto avviare gli enti statali con la rappresentanza sociale nel paese, e più precisamente l’amministrazione cittadina con la quale è mancato il confronto con i sindacati della casa”.
Lo afferma Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo, il sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari.
“Abbiamo dovuto intervenire – spiega Darwish – su diversi tematiche connesse, come la questione delle centinaia di senza fissa dimora, sui cittadini cosiddetti “Irreperibili”, si tratta di un migliaio di famiglie, ma anche sul sostegno all’affitto per centinaia di famiglie in forti difficoltà economiche, ma anche sugli organismi “come l’osservatorio per l’emergenza abitativa, oppure l’agenzia sociale per la casa” istituiti presso il comune, e che avrebbero dovuto avere un ruolo fondamentale nel sostegno ai più disagiati, la risposta è stata del tutto inadeguata”.
“Invitiamo pertanto – conclude il segretario – gli enti statali, a partire dal governo della città, a riavviare il confronto costante nel merito con il sindacato il quale potrà dare un importante contributo alla rinascita della città”.
Nel periodo di emergenza sanitaria e di lockdown, sono state migliaia le famiglie che hanno contattato il Sunia Palermo, denunciando tutte le proprie difficoltà. Innumerevoli le richieste di aiuto soprattutto da parte di quei cittadini che non sono stati più in grado di pagare l’affitto della casa, o che hanno dovuto decidere e scegliere, se pagare l’affitto o fare la spesa.
Nella nota diffusa dal segretario Zaher Darwish, il sindacato degli inquilini e assegnatari torna dunque a chiedere un confronto con le istituzioni, a riprendere il dialogo per venire in soccorso delle famiglie appartenenti alle fasce più deboli della popolazione che si trovano in stato di disagio abitativo e che necessitano di azioni di sostegno immediate.