“La Regione siciliana si attivi per fronteggiare il drastico calo delle donazioni di sangue a partire dall’esenzione ticket sulla totalità delle prestazioni diagnostiche ai donatori abituali di sangue e non solo per le prestazioni connesse all’attività di donazione”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo del PD all’Ars.

La paura del contagio frena i donatori

“La paura del contagio ha bloccato molti donatori abituali – spiega Lupo- con la conseguente diminuzione delle sacche per le aziende ospedaliere che ogni giorno necessitano si sangue per la cura di pazienti ricoverati, i talassemici e per le urgenze da pronto soccorso. Con l’estensione dell’esenzione ticket a tutte le prestazioni sarebbe possibile incentivare le donazioni – continua – con un notevole risparmio economico per la Regione che attualmente destina risorse all’acquisto da altre Regioni di sacche di sangue ed emocomponenti. Musumeci e Razza intervengano urgentemente – conclude Lupo – per rispondere all’emergenza sangue aggravata dalla pandemia”.

Emergenza sangue

Fino a otto giorni di tempo per una trasfusione e una lista di 50 pazienti in attesa. È allarme in Sicilia per la donazione di sangue. Il comitato Hope segnala nuovamente le difficoltà per i pazienti talassemici ed emoglobinopatici che afferiscono al reparto di Ematologia 2 dell’Ospedale Cervello di Palermo. Lo scorso maggio era stato lanciato un primo appello ma senza alcun risultato.

“Sul fronte istituzionale – spiega Giuseppe Angiletti della Fials e componente del comitato – si assiste alla mancanza di infermieri e medici che effettuano le raccolte, in quanto impegnati nella campagna vaccinale. Registriamo anche il totale fermo delle autoemoteche. Il comitato ha sollecitato l’assessorato all’istituzione di un tavolo sull’emergenza sangue, ma l’incontro non c’è mai stato”.

Da giugno fermo per carenza di personale

Serve campagna di sensibilizzazione. Secondo il Centro trasfusionale regionale nonostante un aumento delle donazioni nella prima parte del 2021 rispetto all’anno precedente, da giugno si registra un fermo “per via delle difficoltà nel reperire personale medico e infermieristico. Tale criticità ha spesso reso impossibile effettuare raccolte da tempo programmate”.

 

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