A causa dell’emergenza Covid19, alcuni Comuni hanno deciso di sospendere il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento.
Non accade però a Palermo, dove il pagamento dell’acconto del 2020, che scadeva il 30 aprile, è stato soltanto differito.
In questi giorni i palermitani stanno ricevendo le lettere da parte del Comune con l’invito a pagare ed il relativo modello per effettuare il versamento. Scadenza fissata per il 31 maggio. Nella lettera però viene specificato che chi si trova in difficoltà economiche potrà chiedere di pagare entro il 15 luglio.
Una comunicazione che appare una beffa a tante famiglie, senza reddito, o dove tutti i componenti hanno fatto richiesta di cassa integrazione, ma non hanno ancora percepito nemmeno un euro.
Lo denuncia Loredana Novelli, presidente dell’associazione Siciliae Mundi, a fronte delle numerose segnalazioni che le sono pervenute da parte di tanti palermitani e famiglie che non sanno come fare ad andare avanti, e che devono scegliere se pagare l’affitto di casa o fare la spesa.
“Questo invio indiscriminato degli avvisi di pagamento – tuona Novelli – è vergognoso. Il Comune ha la possibilità di fare le proprie indagini, una sorta di censimento e capire a monte chi può pagare la Tari e chi invece non può permetterselo. Per queste famiglie andrebbe abolita. Ho ricevuto innumerevoli richieste di aiuto ma sono situazioni davanti alle quali ci si sente impotenti e monta la rabbia. Ma dove stiamo andando a sbattere?”.
Ma c’è di più, proprio a proposito della cassa integrazione alla quale si è già fatto riferimento.
Mentre i siciliani aspettano nella speranza che la loro pratica venga lavorata dagli uffici competenti al più presto, si apprende oggi che i componenti della task force per lo sblocco delle pratiche di cig in Sicilia, chiedono un bonus di 10 euro proprio per ogni pratica trattata.
Una notizia che Novelli commenta amaramente: “Anche questa è una vergogna – dice -. Le persone addette alle pratiche hanno già il loro stipendio e gli si sta semplicemente chiedendo di fare il lavoro che gli spetta. Ma la vogliamo smettere di cercare pretesti ed iniziamo ad aiutare la gente che ha realmente bisogno?”.
Loredana Novelli esprime la sua idea: “Perché non istituire un gruppo di volontari e metterli a lavorare le pratiche della cassa integrazione per velocizzare il tutto? Io sarei la prima a prestare il mio aiuto. Perché il Comune di Palermo non si attiva in questo senso invece di aspettare le decisioni della Regione dove tutto va a rilento?”.
Altro discorso a parte merita il buono spesa del Comune. Come segnala ancora Novelli, secondo quanto le avrebbero riferito diverse famiglie, l’erogazione sarebbe in ritardo. E monta la preoccupazione per il futuro.
“Io purtroppo no ho soluzioni – conclude Novelli – ma faccio appello a tutte le forze politiche di guardare alla realtà che a Palermo è devastante. La pazienza dei cittadini è finita. E’ ora di agire per aiutare concretamente chi ha davvero bisogno”.
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