“Siamo Agnese e Chiara, due giovani palermitane, e abbiamo deciso di fare qualcosa di semplice ed efficace per il nostro Paese”, questa la dichiarazione di due ragazze palermitane decise a cambiare le sorti di terapia intensiva dell’Ospedale Civico di Palermo.
In questo momento di “corri corri” all’ospedale a causa del coronavirus, Agnese e Chiara hanno deciso di rendersi utili per la propria città e di organizzare una raccolta fondi per aiutare la terapia intensiva del Civico di Palermo: “L’obiettivo della nostra campagna di crowdfunding è quello di stimolare il senso di collettività e contribuire in maniera piccola ma simbolica all’emergenza sanitaria in corso”.
Iniziato con Whatsapp tra i loro contatti, il passaparola è stato capillare fino ad arrivare alla realizzazione del primo step della raccolta: un videolaringoscopio, strumento utile alla gestione delle vie aeree difficili.
In alcune condizioni di anomalie anatomiche, l’intubazione orotracheale – da parte del medico anestesista – può risultare difficoltosa in quanto, con la normale laringoscopia, la visibilità di corde vocali e trachea risulta limitata. In queste circostanze, lo strumento videolaringoscopio facilita l’intubazione necessaria in terapia intensiva/sala operatoria ad agevolare la ventilazione polmonare.
Agnese, laureata in economia – oggi si occupa di management presso un’azienda e di comunicazione – Chiara – avvocato presso uno studio legale, hanno cominciato l’esperienza decise a non utilizzare i social. Col prendere piede della raccolta però, si sono trovate nella necessità di dover dare un riscontro di credibilità. Hanno dovuto, infatti, pubblicare un post su Facebook per rendere ufficiale la campagna. A convincerle è stata l’esperienza di Agnese che si è cimentata già in una raccolta fondi per degli amici privatamente.
Ma non è solo questo il goal delle due palermitane che, con l’impegno dedicato a questa campagna e il suo successo, sperano di sensibilizzare i cittadini nella credibilità delle raccolte fondi e, forse, farne nascere di nuove.
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