Il Comune di Palermo continua le sue azioni per cercare di tamponare l’attuale emergenza cimiteri insistente nel capoluogo siciliano. Con l’ordinanza 128/05 del 27 luglio 2021, l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco ha autorizzato la revoca di 484 concessioni della Fondazione Camposanto di Santo Spirito. Un provvedimento che riguarda diritti attribuiti da oltre 40 anni, sui quali i soggetti interessati non hanno esercitato alcuna facoltà.
I ritiri riguarderanno 159 concessioni appartenenti al piano G e 325 al piano R. Gli stessi, secondo quanto previsto dal documento, avranno diritto di prendere visione degli atti del procedimento. Inoltre, potranno presentare osservazioni entro 20 giorni dalla pubblicazione dell’atto e ricorso al TAR entro 60 giorni.
Un Comune che, pur attestando di aver dato sepoltura a più di 1500 salme nell’ultimo anno, riconosce “un crescente incremento del numero delle salme in deposito“. Un numero che ha addirittura sfiorato quota 1000 nelle scorse settimane. L’emergenza perdura ormai dall’inizio del 2020, anche a causa del perdurare della crisi covid-19. Secondo quanto scritto nell’ordinanza, “si è accertato un incremento di decessi a Palermo pari ad oltre il 30% rispetto alla media degli ultimi cinque anni“. Una pandemia che, di certo, non è stata ancora superata del tutto.
I gazebo provvisori apposti nel camposanto del cimitero dei Rotoli si mantengono infatti decisamente pieni. Alcune salme continua ad essere poste per terra, per mancanza di spazio sui ferri innocenti. Un modo decisamente poco cristiano di onorare i defunti e che mette ovviamente in difficoltà anche le famiglie dei deceduti. Ed è proprio la “pietas per i morti” ad essere richiamata nell’ordinanza come motivo del provvedimento. Essa viene citata fra le giustificazioni insieme alle problematiche igienico-sanitaria e alle norme di polizia mortuaria. Motivazioni che consacrano l’atto nella sua ratio. Anche perchè, sul Comune, permane l’obbligo di “assicurare la sepoltura alle salme dei residenti e dei deceduti nel territorio della città“.
Un elemento, quello della pandemia, che ha messo in crisi un sistema già fragile e sul quale si sta intervendo con progetti a lungo termine. Fra questi, si registra l’approvazione all’Ars del progetto per la realizzazione di un cimitero a Ciaculli, nella periferia del Capoluogo. L’opera, che avrà un costo intorno ai 15 milioni di euro, ha avuto il via libera dalla Commissione Bilancio. Ciò su proposta della deputata regionale Marianna Caronia, che ha presentato un’apposita scheda da inserire nella riprogrammazione dei fondi del Fondo nazionale di Sviluppo e Coesione.
In particolare, all’interno del Piano, che vale complessivamente circa 770 milioni di euro, è stata inserito un capitolo specifico per il nuovo cimitero. Un primo stralcio del programma dell’intervento complessivo da circa 70 milioni di euro, che permetterà la realizzazione dei servizi generali e dei primi campi d’inumazione. Ricordiamo che l’area identificata per l’edificazione della struttura è quella di contrada Balate.
Una notizia che ha trovato l’accoglimento di diversi esponenti politici, non senza qualche puntualizzazione. Fra queste, quella del consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo. Il rappresentante pentastellato ha precisato che “è ben ricordare che dall’inizio del 2020 sono già a disposizione del Comune di Palermo 15 milioni per realizzare il primo stralcio funzionale del cimitero. Ciò a seguito della delibera di Giunta che ha riprogrammato gli interventi finanziati dalla delibera CIPE 69/2009. Seguendo, di fatto, un lavoro congiunto fra la quarta commissione
consiliare di cui sono membro e l’assessore competente“.
Decisamente su un altro piano il commento di Marianna Caronia. L’ex esponente di Forza Italia, attualmente al Gruppo Misto, commenta così la notizia del via libero al camposanto di Ciaculli. “Su mia proposta, ieri la Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Sicilia ha stanziato 15 milioni per il Comune di Palermo per la realizzazione del nuovo cimitero in contrada Balata a Ciaculli all’interno del Fondo di Sviluppo e Coesione. Su mia proposta, all’interno del piano regionale da 770 milioni è stato inserito un apposito stanziamento, per il quale è indispensabile che il Comune abbia il progetto pronto entro 90 giorni. Adesso davvero non ci sono più scuse perché l’Amministrazione si attivi per realizzare questa fondamentale infrastruttura. L’unica e vera soluzione per l’emergenza sepolture”.
Non mancano gli attacchi all’Amministrazione. Fra questi uno dei più accesi è quello del capogruppo della Lega Igor Gelarda. “Entro poche settimane sarà di 30 milioni il totale delle somme a disposizione del Comune per realizzare il nuovo cimitero di Ciaculli. Somme che rendono sempre più Orlando responsabile per la soluzione dell’emergenza. Anche se il progetto complessivamente vale 75 milioni, le somme già a disposizione permetterebbero di fare immediatamente una progettazione esecutiva e la realizzazione dei primi ampi stralci rendendo disponibili migliaia di sepolture”.