Il consiglio comunale di Palermo ha approvato una modifica al Regolamento Interventi Abitativi che permetterà di unificare la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) con quella degli alloggi confiscati alle mafie e consentirà allo stesso tempo una gestione complessivamente migliore del patrimonio immobiliare del Comune.
I consiglieri comunali di Sinistra Comune, Fausto Melluso e Katia Orlando spiegano: “Fino a ieri l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia a scopo abitativo era necessariamente temporanea; ora sarà possibile effettuare normali assegnazioni e dare serenità ai nuclei familiari destinatari.
Quanto alla complessa vicenda delle graduatorie, l’accorpamento certamente va incontro alle esigenze di chi si trova in una situazione di disagio abitativo emergente.
Per dare una dimensione, oggi sono circa 5000 a Palermo gli alloggi Erp mentre sono 190 gli alloggi che sono stati confiscati alla mafia, e l’anno passato sono stati assegnati un centinaio di alloggi ERP e sette alloggi confiscati.
Fino a ieri solo questi ultimi venivano destinati, ed assegnati in in via temporanea, alla graduatoria per l’emergenza abitativa: oggi tutti gli alloggi saranno distribuiti fra le graduatorie esistenti.
Un passo nella giusta direzione che naturalmente dovrà essere accompagnato dal miglioramento di tutti gli strumenti di sostegno alla grave marginalità sociale che oggi più che mai sono decisivi per la nostra comunità”.
Grazie alla modifica approvata del Regolamento, gli immobili confiscati alla mafia, utilizzabili come abitazione, vengono equiparati agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Con il nuovo regolamento si crea, così, un unico bacino di beni immobili che possono essere destinati a famiglie che hanno necessità abitative. E in questo modo, ferma restando la validità della vecchia graduatoria ERP del 2003, basata sui parametri fissati dalla legge regionale, sarà più facile l’assegnazione di alloggi a famiglie che attualmente sono in situazione di disagio, tenuto conto infatti che la graduatoria dell’emergenza abitativa è invece aggiornata semestralmente e, quindi, più rispondente alla situazione attuale.
Da ora in poi, dunque, si procederà sempre con l’assegnazione di alloggi ERP o di immobili confiscati alla mafia, scegliendo in modo alternato fra le diverse graduatorie e rispettando la priorità già fissata per le famiglie al cui interno sono presenti persone con disabilità.
Anche se l’assegnazione al Comune di nuovi alloggi ERP da parte dello IACP è sostanzialmente ferma da alcuni anni (alcune decine di immobili sono attualmente in costruzione nel centro storico), si registra comunque una disponibilità di 100-150 appartamenti l’anno, dovuta a perdita dei requisiti o decesso dei precedenti assegnatari. Con il nuovo regolamento, una parte di questi alloggi potrà essere destinata a famiglie in emergenza abitativa.
“Grazie a questo voto – afferma l’assessore Giuseppe Mattina – si rende più semplice la gestione del patrimonio immobiliare per fini abitativi, creando un unico elenco dei beni disponibili. A beneficiarne saranno le famiglie in emergenza, cui l’assegnazione di beni confiscati non sarà più temporanea e che potranno più facilmente accedere ad alloggi di edilizia popolare”.
Per il sindaco Leoluca Orlando, il voto del Consiglio comunale “avvenuto senza alcun emendamento alla proposta avanzata dalla Giunta e dall’assessore, sottolinea l’importanza e la condivisione di un provvedimento rivolto a sostenere le famiglie in difficoltà, sottolineando la cura che la città vuole rivolgere ai più fragili”.
Il 13 novembre il Sunia Palermo, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari ha diffuso una nota nella quale si legge: “I dati ufficiali annualmente diffusi, sugli sfratti delle locazioni abitative nella nostra città, sfiora ogni anno 1600 casi, tale dato, è soggetto ad un aumento significativo anche quest’anno, vista l’emergenza epidemica in corso nonostante gli importanti interventi economici e normativi del governo nazionale.
Rammarica dovere affermare, che la scarsa attenzione al tema da parte del governo regionale, e la quasi totale assenza di provvedimenti a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori, in disagio socio-economico, sta mettendo a dura prova migliaia di famiglie nella città, ma anche nell’intera regione.
Dopo lunghi mesi, centinaia di famiglie, attendono ancora, il pagamento delle quote spettanti e previsti nel bando integrazione all’affitto per le locazioni in corso nel 2018, altrettanto, si attende la pubblicazione del bando per le morosità incolpevoli, a questi si aggiunge il disagio, causato dai proclami del Presidente della Regione, preannunciando una copertura di sei mensilità di canone di locazione in favore degli assegnatari di case popolari, mai concretizzati”. Il Sunia ha invitato il governo regionale “a convocare immediatamente e nel rispetto dei limiti imposti dall’emergenza in corso, i sindacati della casa per un confronto e determinare scelte operative in soccorso alla popolazione”.
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