Sono parole di rabbia e disperazione quelle dei parenti dei defunti ancora a deposito al cimitero dei Rotoli di Palermo dove la situazione è ancora grave a fronte delle 500 bare ancora a deposito. Parole dure e pesanti di persone che attendono risposte dall’amministrazione comunale. Oggi nel cimitero diverse persone hanno protestato, chiedendo al sindaco di Palermo di intervenire prima possibile.
“Mia madre è a deposito – racconta una donna – e mi hanno detto che fra 8 o 10 giorni sarà seppellita ma sono sicura, vedendo quelle casse, che non è così. Invito il sindaco Orlando a fare una passeggiata qua e mi farebbe piacere incontrarlo. Le bare sembrano carne da macello e non pensi che se lì ci fosse un suo congiunto li farebbe restare in questa situazione, farebbe di tutto e di più per darle una giusta sepoltura”. “Si faccia un giro al cimitero – dice un’altra signora – Non crediamo più alle sue promesse”.
Intanto l’11 luglio l’assessore ai Cimiteri, Roberto D’agostino ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile, le iniziative poste in essere dall’Amministrazione comunale per il superamento delle criticità relative alla presenza di circa cinquecento salme in attesa di inumazione. Circa trecento salme saranno seppellite e sono state individuate 156 nicchie già “liberabili. “Contiamo poi di liberare le restanti 200 salme in giacenza entro i primi di settembre – ha aggiunto l’assessore – e riteniamo che per quella data l’emergenza dovrebbe essere considerata del tutto rientrata. L’obiettivo “zero” bare in attesa è tutt’altro che irraggiungibile”. Saranno anche rafforzate le squadre di operai della Reset con una interna del Comune, che proviene dagli altri cimiteri.
Il cimitero dei Rotoli intanto continua a fare parlare di sé. La Lega nei giorni scorsi ha presentato un esposto in Procura. . Sono decine i parenti costretti a vedere i propri cari “a deposito” da diversi mesi. Persone che hanno perso la madre, il padre o un fratello e che soffrono già tanto per questo distacco. Ma la notizia della grave emergenza ai Rotoli è già arrivata a Roma dopo che il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle Leonardo Penna ha presentato un’interrogazione al ministero della Salute. Il documento descrive le condizioni generali del cimitero, di quelle 500 bare in attesa di una sistemazione e che fa riferimento anche ad alcuni casi eclatanti come quello di una salma in deposito dal 2016 e di un’altra tenuta chiusa con delle corde, dalla quale proveniva un insopportabile odore che rendeva irrespirabile l’aria intorno.
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