Famiglia del quartiere Calatafimi in difficoltà ed in cerca di una casa per garantire l’unità del nucleo familiare. Il Sunia di Palermo, il sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari, interviene e sollecita l’amministrazione a intervenire.
Un caso che il sindacato degli inquilini ha già portato a conoscenza degli assessori competenti nelle scorse settimane.
Darwish “Chiediamo soluzione per garantire unità della famiglia”
“Chiediamo una soluzione abitativa che possa garantire l’unità della famiglia – dice il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish, nella lettera inviata al Comune – Ricordiamo che si tratta di una giovane coppia che vive di reddito di cittadinanza. Il genitore ha problemi di salute, è stato colpito da tre infarti. Hanno tre figli, tutti minori, il maggiore dei quali ha subito violenze sessuali a pochi metri dalla sua abitazione. Per questo motivo la famiglia sta vivendo una condizione estremamente drammatica e rischia di subire l’ulteriore ingiustizia della disgregazione. Tutti e tre i figli sono affidati ai servizi sociali, con rientro a casa la sera. L’unica speranza è lasciare la casa in affitto e trovare un domicilio in un luogo diverso, lontano da quella zona. Ma da soli non possono farcela. Facciamo appello alla sensibilità dell’amministrazione affinché si trovi con urgenza un’alternativa dignitosa e che garantisca l’unità familiare”.
Il mese scorso incontro Sunia con assessore Carta e commissione Urbanistica
Sul tema, il mese scorso il Sunia ha avuto un in incontro con l’assessore Maurizio Carta e la commissione consiliare all’ Urbanistica. Una riunione, chiesta dal sindacato degli inquilini, che si è svolta in un clima di disponibilità, con l’obiettivo di affrontare in modo nuovo la programmazione sul tema abitativo.
Il Sunia, presente anche con il suo ufficio legale, ha ribadito la necessità di un censimento del patrimonio immobiliare del Comune e ha chiesto che “ogni immobile disponibile, inclusi quelli confiscati, debba essere destinato in via prioritaria a soddisfare le esigenze abitative, anche con adeguamenti strutturali e con il cambio di destinazione di uso”.
“I presenti all’incontro – aggiunge Zaher Darwish – hanno condiviso l’esigenza di una normativa regionale sul diritto all’abitare, che valorizzi la pratica dell’auto recupero. Il Sunia ha indicato i casi delle residenze occupate dell’ex Onpi e dell’ex Francesco Crispi, con gli appartamenti risistemati dalle famiglie, che oggi possano ben essere mostrati come esempi pilota di un nuovo modello di risposta all’emergenza abitativa”.
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