Palermo

A Palermo consegnate 18 case a famiglie in emergenza abitativa

Il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Fabrizio Ferrandelli hanno consegnato le chiavi di 18 alloggi a nuclei familiari in graduatoria per l’emergenza abitativa, per un totale di circa 70 persone. “Siamo soddisfatti di aver dato una risposta concreta a 18 famiglie che per anni hanno vissuto il disagio di non avere un’abitazione”, ha dichiarato il sindaco Lagalla. “Siamo consapevoli che non abbiamo risolto il problema nella sua interezza, ma abbiamo avviato un percorso virtuoso che vede impegnata l’amministrazione nel sbloccare il settore dell’emergenza abitativa”.

Un nuovo metodo per l’assegnazione degli alloggi

Il Comune di Palermo sta lavorando in sinergia con l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, lo IACP, la Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine per affrontare il tema delle occupazioni abusive e garantire una gestione più efficiente del sistema di assegnazione degli alloggi. Un nuovo metodo basato su tecnologie avanzate permette l’aggiornamento costante delle graduatorie delle famiglie in attesa.

Da Settecannoli a San Lorenzo: gli alloggi assegnati in diversi quartieri

Gli appartamenti, di dimensioni variabili tra i 50 e gli 80 metri quadrati, sono dislocati in diversi quartieri della città, tra cui Settecannoli, Passo di Rigano, Noce, Cruillas, Zisa, Libertà, Borgo Nuovo, Palazzo Reale e San Lorenzo. Si tratta sia di case popolari (ERP) liberate, ad esempio, dopo la scomparsa del precedente assegnatario, sia – in misura maggiore – di immobili confiscati alla criminalità organizzata.

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Autorecupero per gli alloggi confiscati

Alcuni degli alloggi confiscati alla mafia necessitano di piccoli interventi di manutenzione. Per questo motivo, sono stati consegnati alle famiglie con la formula dell’autorecupero, che prevede la possibilità per i nuovi inquilini di occuparsi direttamente dei lavori necessari.

Aggiornamento delle graduatorie e nuovo strumento informatico

L’assegnazione delle 18 abitazioni è il risultato del lavoro dell’Assessorato all’Emergenza Abitativa e Politiche Sociali per la Casa, che sta aggiornando le graduatorie. Nel 2023, la graduatoria contava 2.762 nuclei familiari. “Non abbiamo ancora un numero definitivo, dato che il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 30 settembre”, ha spiegato l’assessore Ferrandelli, “ma ad oggi posso affermare che le istanze pervenute sono di gran lunga diminuite”. La riduzione delle domande è dovuta anche all’introduzione di un nuovo strumento informatico che ha sostituito la presentazione cartacea, facilitando l’istruttoria e l’analisi delle richieste. Il sistema consente un controllo più accurato sui requisiti di accesso e un aggiornamento automatico dei dati, grazie all’integrazione con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati, l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e la geolocalizzazione degli immobili.

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Collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i beni confiscati

“Il percorso intrapreso fa ben sperare”, ha aggiunto Ferrandelli. La collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i beni confiscati ha permesso di destinare quasi 200 unità abitative confiscate a nuclei familiari in emergenza abitativa. Inoltre, una collaborazione con l’Istituto Autonomo Case Popolari ha permesso di individuare circa 100 unità abitative assegnate ma non abitate, che saranno presto disponibili.

L’Assessorato sta portando avanti numerose iniziative per contrastare l’occupazione abusiva degli alloggi, in sinergia con IACP, Polizia Municipale e forze dell’ordine. Tra le iniziative previste, l’accompagnamento all’autonomia abitativa con supporto economico alle famiglie, il raccordo tra enti pubblici e privati accreditati sul tema del diritto all’abitare sociale, la valutazione del bisogno sociale dei richiedenti e la collaborazione con l’Agenzia Sociale per la Casa, il Terzo Settore e l’Agenzia Beni Confiscati. È in corso una campagna di sensibilizzazione per il reperimento di immobili sfitti e la creazione di un circuito virtuoso con le associazioni, con l’obiettivo di istituire un Fondo di Garanzia e/o un piccolo prestito per superare le difficoltà di accesso alla casa. Infine, grazie alla sinergia con l’Assessorato alle Attività Sociali, sono in programma azioni strategiche e innovative per garantire il diritto all’abitare, come il Co-Housing, l’Housing Led e Centri di accoglienza diurna e notturna.

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