Tutti pazzi per le primarie. Nell’anno in cui saranno rinnovate con il voto dei cittadini alcuni importanti istituzioni locali (amministrazione e consigli comunali di Palermo e Trapani, ad esempio) e soprattutto l’Ars e Palazzo d’Orleans, i partiti riscoprono le consultazioni interne.
Il centrodestra sta lavorando da qualche giorno ad una bozza di regolamento delle primarie che per ammissione di Ruggero Razza, fedelissimo di Nello Musumeci, “verrà sottoposto a tutte le componenti che si sentono alternative a Crocetta e al Pd”.
Prima di Capodanno c’è stato un incontro a cui hanno preso parte Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, e l’ex sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, che con Giusi Savarino sta seguendo la vicenda primarie per conto di #DB. Pare che alla consultazione con la base di centrodestra possa partecipare anche il movimento Noi Con Salvini rappresentato in Sicilia dal deputato Angelo Attaguile. Così come del resto anche Sicilianazione e FdI che potrebbero provare a candidare un proprio esponente alle primarie o convergere su un nome di un’altra formazione.
Anche il Pd si muove in questa direzione. Nella coalizione che al momento governa l’Isola, infatti, l’indizione delle consultazioni pre-Regionali sarebbe la strada che si intende seguire. In campo c’è già il governatore uscente Rosario Crocetta, ma della corsa dovrebbero essere anche il sottosegretario alla Salute e renziano di ferro, Davide Faraone, e – secondo quanto rivela oggi La Sicilia – anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici. E’ chiaro che anche Ncd e Sicilia Futura potrebbero mettere in pista un loro candidato, ma proprio il nodo dei centristi resta cruciale.
Bisogna capire chi erediterà in Sicilia l’Udc che oggi, a livello nazionale, fa capo a Lorenzo Cesa e che guarda al centrodestra, mentre la compagine referendaria dei Centristi per il Sì, guidata da Gianpiero D’Alia, continua a dialogare con il Pd a trazione renziana.
Prima della partita regionale, però, ci sono da risolvere le candidature per le Amministrative. A Palermo il centrodestra pare abbia trovato la sintesi nel presidente dell’ordine degli avvocati, Francesco Greco, mentre resta da capire se si consumerà il matrimonio fra Pd e l’attuale sindaco Leoluca Orlando.
Oggi l’edizione locale di Repubblica riporta di “un pressing trasversale da varie anime del Pd” per convincere l’avvocato ed ex assessore regionale Nino Caleca che per ora avrebbe declinato l’offerta.
Sullo sfondo, ma non troppo, c’è il M5S che per Palazzo d’Orleans chiederà alla propria base di scegliere un candidato attraverso le parlamentarie regionali, favorito è Giancarlo Cancelleri – che ha di fatto ricevuto l’imprimatur da Beppe Grillo in occasione della festa nazionale del Foro Italico – mentre per il Comune sono stati individuati cinque possibili candidati fra i quali si sceglierà quale presentare.