I giudici della prima sezione del Tar Palermo presieduti da Salvatore Veneziano hanno accolto il ricorso presentato dalla candidata Luisa La Colla, assistita dall’avvocato Nadia Spallitta, e disposto il la verifica dei voti in alcune sezione per stabilire se siano stati sottratti i voti necessari per ribaltare l’esito della elezione per il consiglio comunale di Palermo avvenute lo scorso 12 giugno.
Dai verbali sarebbe risultato eletto nella lista Lavoriamo Per Palermo, Lagalla Sindaco quale consigliere Antonino Abbate. Luisa La Colla sarebbe la prima dei non eletti. Il primo ha raccolto 768 voti, la seconda 756 voti con una differenza di 12 voti. La candidata, battuta per una manciata di voti, lamenta che non gliene sarebbero stati conteggiati 33. Da qui la richiesta di verifica su alcune sezioni e il riconteggio delle schede che dovrà avvenire da parte di un delegato del prefetto di Palermo. La prossima udienza è fissata a febbraio.
Le elezioni nei comuni sciolti per mafia
Dopo tre anni e mezzo di commissariamento, tra cui due per infiltrazioni mafiose, Partinico (Pa) si prepara al voto per eleggere sindaco e Consiglio. Le urne saranno aperte domenica prossima, come in altri due comuni in Sicilia: Tortorici (Me), anche qui organismi sciolti per mafia, e Misiliscemi (Tp), municipio sorto due anni fa grazie a una legge approvata dall’Assemblea siciliana.
A Partinico (31.401 abitanti) si voterà con il sistema proporzionale; a Tortorici (6.732 abitanti) e Misiliscemi (6.930 abitanti), si applicherà il sistema maggioritario. L’eventuale turno di ballottaggio, che riguarderebbe solo del palermitano, è previsto per domenica 27 novembre.
Tre i candidati che si sfidano a Partinico, col centrodestra spaccato: Bartolomeo Parrino per il centrosinistra sostenuto da
due liste civiche dove sono confluiti candidati di M5s, Pd, Verdi, ArticoloUno e Prc; l’autonomista Pietro Rao con tre liste civiche appoggiate da Fi e Dc nuova; Toti Longo supportato da FdI e due civiche. In totale 10 liste e 231 candidati al Consiglio comunale.
Anche a Tortorici la competizione è a tre: Carmelo Rizzo Nervo, già sindaco per quattro mandati (dal 1995 al 2004 e dal 2009 al 2019) con la lista «Victoria Civitas» appoggiata da pezzi del Pd; Maurilio Foti, sindaco dal 2004 al 2009, con la lista “Tortorici terzo millennio”; Franco Franchina con la lista “Liberiamo acqua Sollazzo”.
Competizione a due invece a Misiliscemi, comune che raggruppa le ex frazioni (staccatesi dalla città di Trapani) di Salinagrande, Marausa, Rilievo, Fontanasalsa, Guarrato, Locogrande, Palma, Pietretagliate e Birgi. Il voto arriva poche settimane dopo l’alluvione che ha provocato danni quantificati in circa 15 milioni di euro. In corsa Salvatore Tallarita,
promotore del comitato per l’autonomia amministrativa, con la lista “Progetto Comun”», e Giuseppe Peralta, ex consigliere comunale a Trapani dell’allora Pds, con la lista «Misiliscemi Insieme».
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