Certezze poche o forse ancora nessuna a parte una: tutte le previsioni sono andate gambe all’aria. E’ l’elezione delle sorprese quelle del 4 e 5 ottobre in Sicilia. Amministrative al cardiopalma dove anche i sindaci che riescono a passare al primo turno lo fanno quasi tutti sul filo di lana e dove i candidati attesi all’exploit si sgonfiano come palloncini bucati mentre gli outsider mostrano numeri inattesi.
Sorpresa numero uno è quella di Maurizio Dipietro ad Enna. Il candidato di Italia Viva diventa sindaco al primo turno con ampio margine rispetto al 40% + 1 voto richiesto dalla legge.
Ad Agrigento, invece, si profila un flop numerico per Marco Zambuto ex sindaco ricandidato che era accreditato come sfidante dell’uscente Lillo Firetto. Invece è il candidato civico Franco Miccichè a farsi avanti scavalcando anche il sindaco in carica Firetto col quale probabilmente dovrà comunque vedersela al ballottaggio per una manciata di voti. A meno di sorprese nell’apertura delle ultime urne.
Centrodestra avanti un po’ dappertutto in giro per la Sicilia. A Milazzo è Pippo Midili avanti e viaggia verso l’elezione al primo turno. A Marsala sembra una vittoria al primo turno sempre per il centrodestra con Massimo Grillo sugli scudi.
Ad Augusta, invece, sorpresa dalla sindaca uscente che si ritrova molto indietro rispetto agli sfidanti con possibilità di risalita residuali. Ci sarà un ballottaggio ma l’uscente ne resterà fuori
L’alleanza giallorossa che tiene in piedi il governo Conte Bis, invece, si mostra attiva e ben vivace nel Palermitano e in particolare dove non te lo aspetti ovvero a Termini Imerese dove viaggia verso l’elezione a primo turno Maria Terranova candidata sindaco proprio di Pd e Movimento 5 stelle nel territorio dove il Pd per anni è stato identificato con il Senatore Beppe Lumia.
In realtà più che vincere lei è riuscito a perdere il candidato di centrodestra Caratozzolo o meglio la coalizione. Visto che il centrodestra si è spaccato dividendosi su due fronti, da una parte Francesco Caratozzolo appoggiato da Forza Italia, Lega, Ora Sicilia, Diventerà Bellissima e liste civiche; dall’altra parte Anna Amoroso con cantiere Popolare, Unione di Centro, Fratelli d’Italia e varie altre liste civiche. Insieme supererebbero il 50% anche se la somma matematica non è certo attendibile. Così, comunque, la coalizione Pd, M5s, Cento Passi e la lista civica Riuniamo Termini hanno avuto la strada spianata.