“Un risultato straordinario quello del Pd nazionale che arriva al 24% e supera di slancio, anche in voti assoluti, il risultato delle politiche”. Il senatore Antonio Nicita, candidato alle Europee del Pd nella circoscrizione Isole che ha ottenuto quasi 43.500 voti risultando nella circoscrizione Isole il quarto per numero di preferenze di lista, ha commentato così l’esito delle urne.
“Un risultato – prosegue – che premia oggi tutte le opposizioni al Governo Meloni e che ci dà il giusto slancio in Europa e in Italia. In un quadro di astensionismo e di pochi voti di preferenza ai candidati, giudico straordinario e persino commovente il dato del Pd nella mia provincia: primo partito nella città di Siracusa (22.6%) con circa 20 mila voti in provincia, un dato che segna una forte crescita rispetto a 5 anni fa e rispetto alle politiche di un anno e mezzo fa. Siracusa, inoltre, contribuisce significativamente al voto regionale del Partito Democratico”.
E conclude: “Quanto al mio risultato personale, vedremo l’evoluzione finale dei dati, sono felice – aggiunge Nicita – di aver contribuito significativamente, con oltre 43 mila voti, al risultato del Partito. Ho registrato, con una campagna di poche settimane, presenze significative dappertutto, inclusa la Sardegna che mi è rimasta nel cuore. Considero questo risultato lusinghiero, con una distanza di meno di 6 mila voti dal primo e di poche centinaia di voti dal secondo. Una bellissima squadra di candidati, forte e competitiva, cui faccio le mie congratulazioni”.
Giochi fatti nell’Isola, o quasi, dove oltre la metà dei candidati che andranno a Bruxelles ha un nome e un cognome, mentre per gli altri bisogna aspettare la ripartizione numerica dei seggi fra i collegi per avere certezze. Bisogna capire, ad esempio, se per M5s e Pd scatterà o meno il secondo seggio, se scatterà uno a Lega o una a Verdi.
Sulla ripartizione dei seggi nella circoscrizione Isole, sono certi i nomi degli eletti di Giorgia Meloni e dell’eurodeputato uscente Giuseppe Milazzo per FdI; Edy Tamajo per Fi (ballerino il secondo seggio alla lista); Elly Schlein e Giuseppe Lupo per il Pd; Giuseppe Antoci per il M5s; Raffaele Stancanelli per la Lega; Ilaria Salis per Alleanza Verdi e Sinistra ma quest’ultimo seggio non è del tutto assicurato per Avs
Dentro il primo partito italiano, due sono i candidati sicuri, ovvero l’ex assessore alla salute Ruggero Razza, e il deputato uscente, il palermitano Giuseppe Milazzo, sempre al centro di qualche polemica. Primo la spunta Milazzo che arriva secondo dietro Giorgia Meloni con circa 4000 voti in più di Razza. Segue, ben distanziato, Giammusso.
Tecnicamente gli eletti sono Meloni e Milazzo ma la Premier dovrebbe rinunciare facendo scattare il seggio a Razza
Edy Tamajo, con oltre 117 mila preferenze, si conferma leader assoluto delle preferenze in Sicilia. Tamajo vince la sfida interna alla lista di Forza Italia – “Noi moderati” nella circoscrizione Isole delle elezioni europee, con un distacco al momento di 20 mila voti su Marco Falcone. Loro due sono certi di avercela fatta. Solo terza invece la capolista Caterina Chinnici. Massimo Dell’Utri, su cui soprattutto sono confluiti i voti della Dc di Totò Cuffaro, è quarto. Bisognerà capire chi degli assessori deciderà di andare a Bruxelles e chi di restare in Sicilia. La prima rinuncia farebbe scattare il seggio alla Chinnici, la seconda a Dell’Utri.
Il candidato Giuseppe Lupo vince la sfida delle preferenze dietro Elly Schlein ma davanti a Pietro Bartolo e Antonio Nicita. A proposito di Schlein la sua sfida a distanza fra donne leader di partito con Giorgia Meloni la vince la Meloni anche nel collegio V con oltre il quadruplo delle preferenze.
Se Schlein rinuncerà al seggio in Sicilia toccherà a Lupo e poi eventualmente a Bartolo. lupo dovrebbe essere comunque sicuro.
Nella Lega il generale Vannacci mette insieme quasi 35mila preferenze ma è Raffaele Stancanelli il campione di voti con ben oltre 40mila. L’uscente Annalisa Tardino è terza ben distanziata mentre Nino Germanà è quarto. Se scattasse un seggio, come sembra, toccherebbe proprio a Stancanelli.
In casa 5 stelle l’indicazione del Presidente Giuseppe Conte era chiara e confluiva su Giuseppe Antoci che, infatti, la spunta a mani basse con oltre 60mila voti di preferenza mettendo in riga tutti gli altri. Dietro di lui apre gli inseguitori Cinzia Pilo.
Oltre 18mila le preferenze raccolte dall’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando nella lista alleanza Verdi e sinistra. Se dovesse scattare il seggio ad Avs toccherebbe alla Salis che, però, potrebbe optare per l’elezione in altro collegio e in quel caso andrebbe Orlando ma attualmente non sembra probabile.