“Definire “impresentabile” un candidato solo perché sottoposto a un’indagine penale rappresenta una violazione della Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea che sanciscono la presunzione d’innocenza fino alla condanna definitiva”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito alla decisione della Commissione nazionale Antimafia di inserire nella lista dei candidati “impresentabili” alle prossime europee anche Marco Falcone, candidato con Fratelli d’Italia.

Schifani in difesa di Falcone

“Purtroppo, ormai da anni, assistiamo invece alla compilazione da parte della Commissione nazionale Antimafia, di liste di “proscrizione” che hanno il solo effetto di allontanare sempre di più i cittadini dalle urne – prosegue Schifani -. Scelta che non posso assolutamente accettare, essendo sempre stato un garantista. Nel caso in particolare, poi, del mio assessore all’Economia, Marco Falcone, non posso che confermare come il suo operato in questo primo scorcio di legislatura sia stato improntato sempre alla trasparenza, alla legalità e al rispetto delle regole”.

Gli impresentabili alle europee

Sono sette i candidati alle elezioni europee in violazione del codice di autoregolamentazione dei partiti. Lo ha reso noto la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo leggendo l’elenco degli “impresentabili” in apertura di seduta. Tra questi ci sono due siciliani: oltre a Falcone c’è anche l’esponente di FdI, Giuseppe Milazzo. Gli altri impresentabili sono Angelo D’Agostino e Luigi Grillo, candidati nella lista Fi-Noi Moderati in diverse circoscrizioni; Alberico Gambino di Fdi; Filomena Greco candidata con la lista Stati Uniti d’Europa e Antonio Mazzeo del Pd. In tutto, sono 20 i candidati con “problemi” segnalati alla Commissione antimafia dalla Direzione nazionale antimafia, ma la Commissione ha valutato che solo sette candidati si trovano in situazione di ‘conflitto’ con il codice di autoregolamentazione.

Le parole di Falcone

“Ho appreso delle dichiarazioni della presidente Colosimo, vorrei ricordare di aver dichiarato i due procedimenti in corso già dalla mia elezione alle ultime Regionali e dalla mia nomina ad assessore all’Economia. Nulla ci vieta di correre a questa tornata elettorale. Del resto ad oggi in Italia, per fortuna, non è stato ancora istituito alcun reato di ‘impresentabilità’”, ha replicato Falcone.

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