Palermo

Elezioni europee, la Dc corre senza simbolo, l’esilio di Cuffaro, i dubbi di Zambuto

La Democrazia cristiana di Totò Cuffaro ci sarà alle elezioni europee ma senza il suo simbolo. Ci sarà un uomo targato Dc anche se dalle esperienze variegate in politica, ci sarà anche con l’appoggio forse sotterraneo a qualche candidato, ma non ci sarà il suo simbolo e soprattutto il suo segretario nazionale.

Il contenitore che alla fine ospiterà il candidato sarà la lista Stati Uniti d’Europa anche se l’accordo con Matteo Renzi (più volte anticipato da BlogSicilia) deve ancora essere perfezionato e mancano solo poche ore alla chiusura dei giochi delle candidature.

La lista Stati uniti d’Europa

Emma Bonino sarà capolista a Nord ovest, Gian Domenico Caiazza al Centro, il segretario socialista Enzo Maraio al sud. Al Nord est il capolista sarò il leader liberal democratico scozzese Watson, nelle isole la militante radicale Rita Bernardini. Così vengono raccontate le scelte da fonti renziane riguardo le liste di Stati Uniti d’Europa, secondo quello che racconta l’agenzia d stampa Ansa.

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Tra i candidati, Marco Taradash al Nord ovest e Antonella Soldo al Nord est. Quasi fatta la candidatura del giornalista di Liberation Erico Jozsf. Per quanto riguarda Italia Viva, sicura la presenza di Lella Paita al Nord ovest insieme al sindaco di Segrate Paolo Micheli. Al Nord est probabile la presenza di Teresa Bellanova con alcuni sindaci quali Davide Bendinelli di Garda, Nicola Cesari di Sorbolo, Giampiero Veronesi di Anzola dell’Emilia.

Al centro, due candidati renziani saranno Nicola Danti e Marietta Tidei. Al sud, tra gli altri, Nicola Caputo, Sandra Lonardo Mastella, Massimiliano Stellato e Caterina Miraglia.

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La circoscrizione isole

“Nelle isole – viene spiegato – non ci saranno candidati della Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro dopo le polemiche degli scorsi giorni.

Ma in realtà questa affermazione si contraddice da sola visto che risulta, invece possibile invece la candidatura dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto, già candidato alle europee con il Pd di Renzi nel 2014, oltre che Dario Chinnici capogruppo di Italia Viva al comune di Palermo.. Zambuto e Cuffaro hanno un legame antico fin da tempi precedenti a quella candidatura nel Pd ed oggi è, di fatto, Zambuto è il genero di Cuffaro.

L’esilio di Cuffaro

Per frenare l’ostracismo che non è nei confronti della dc ma della sua persona Cuffaro ha provocatoriamente deciso di raccogliere le firme per la lista di Michele Santoro e ha annunciato che partirà per l’Africa in piena campagna elettorale per seguire uno dei progetti di cooperazione internazionale in Burundi. Provocazione  lo è quella di Totò, ma fino ad un certo punto. Dal Burundi Cuffaro tornerebbe a metà maggio quindi ancora in tempo per la volata finale della campagna elettorale”.

I dubbi di Zambuto

Da sciogliere in queste ore anche i dubbi di Marco Zambuto perplesso su una candidatura che arriva solo al rush finale con un inevitabile doppio deficit: da una parte la partenza in grande ritardo rispetto ai contendenti maggiori dall’altro la corsa zoppa sia per la sua parentela con Cuffaro e dunque tutti i limiti dei detrattori vecchi e nuovi, sia per l’esilio del buon Totò che alla fine di raccolta voti potrebbe farne meno del preventivabile. Una corsa ad ostacoli che, però, alla fine potrebbe decidere di fare lo stesso.

La scelta da fare

La Dc ha convocato, dunque, la segreteria regionale, la riunione è in programma nel pomeriggio a Palermo. Probabile che la classe dirigente assuma la decisione definitiva sul candidato su cui far convergere i voti per le europee dell’8 e 9 giugno. Il partito di Totò Cuffaro, infatti, non ha presentato il simbolo e conferma che non depositerà una propria lista.

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