Si vota nei comuni sciolti per mafia, i candidati sindaco a San Giuseppe Jato, Bolognetta e Calatabiano

Si torna alla urne a San Giuseppe Jato comune del palermitano dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose per eleggere sindaco e consiglieri comunali. Si vota oggi dalle ore 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Lo spoglio inizierà subito dopo.

Tre le liste civiche a San Giuseppe

Tre le liste civiche che si contendono i voti. A guidarle sono Angelo Rappa, con la lista Connessi al Futuro, Giuseppe Cosimo Siviglia con la lista onestà, legalità e sviluppo, fatti non parole e Maurizio Liborio Costanza con la lista uniti per Cambiare.
San Giuseppe Jato era stato sciolto il 9 luglio del 2021 su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese “in considerazione delle accertate forme di condizionamento dell’amministrazione locale da parte di organizzazioni criminali” deliberando l’affidamento a una commissione straordinaria della gestione del Comune, già commissariato in seguito alle dimissioni del sindaco e della metà più uno dei consiglieri comunali dopo che la Prefettura aveva disposto l’accesso agli atti per esaminare l’attività amministrativa del Comune.

Giuseppe Siviglia sindaco di San Giuseppe Jato

 

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Corsa solitaria a Bolognetta

Si vota anche a Bolognetta sempre nel palermitano. La corsa sarà solitaria: l’unica candidata a sindaco infatti è Elizabeth Smith con la lista collegata Io scelgo Bolognetta. Il comune è stato sciolto il 18 novembre del 2021.

 

 

Si vota a Calatabiano

Si vota anche a Calatabiano comune sciolto per infiltrazioni il 15 ottobre del 2021. Si contendono la poltrana di sindaco Salvatore Trovato e Antonio Petralia.

Lo scioglimento

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Luciana Lamorgese, in base a quanto previsto dall’articolo 143 del Testo unico degli enti locali ed in seguito agli approfonditi accertamenti da cui sono emerse forme di condizionamento della criminalità organizzata, ha deliberato l’affidamento a una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione dei tre comuni, già stato sciolti a causa delle dimissioni contestuali della metà dei consiglieri comunali nell’amministrazione locale.

 

 

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