Alle prossime elezioni comunali in Sicilia saranno soltanto due su otto i grandi centri in cui Pd e M5S si presenteranno insieme al voto dell’8 e 9 giugno. Il Movimento 5 Stelle ha stretto alleanze in più comuni con la lista Sud chiama Nord di Cateno De Luca che con quella dei Dem.
Il centrodestra si presenta unito quasi ovunque malgrado sia costretto a registrare spaccature nei due più grandi centri del Palermitano al voto: Monreale e Bagheria. L’alleanza che sostiene Renato Schifani alla Regione va alla prova del voto in quello che può essere definito un mini test per il governo. L’unico capoluogo di provincia interessato da questa tornata elettorale è Caltanissetta; tra i comuni di maggiori dimensioni ci sono Gela, nel Nisseno, Mazara del Vallo, nel Trapanese, e, per la provincia di Palermo, Bagheria e Monreale. Nel Nisseno si voterà con il sistema proporzionale oltre che a Caltanissetta anche a Gela. Con il sistema maggioritario, invece, a Mazzarino.
Nella provincia di Catania l’unico dei quattro Comuni coinvolti che andrà alle urne con il sistema proporzionale è Aci Castello. Si voterà anche a Motta Sant’Anastasia, Ragalna e Zafferana Etnea. I dieci Comuni del Messinese coinvolti dalla tornata elettorale sono tutti al di sotto dei 15 mila abitanti Brolo, Condrò, Falcone (commissariato), Forza D’Agrò, Leni, Longi, Mandanici, Oliveri, Rometta e Spadafora.
In provincia di Palermo si voterà per il rinnovo di nove amministrazioni: con il proporzionale a Bagheria e Monreale, mentre con il maggioritario a Bompietro, Borgetto, Corleone, Palazzo Adriano, Roccamena, Cinisi e San Mauro Castelverde. Gli ultimi due attualmente attualmente amministrati da commissari straordinari. Nel Siracusano si voterà solo a Pachino, attualmente commissariato, con sistema proporzionale. In provincia di Trapani i Comuni al di sopra dei 15 mila abitanti coinvolti saranno Castelvetrano e Mazara del Vallo. Si voterà col maggioritario a Salaparuta e Salemi.