“Subito dopo le elezioni comunali di Palermo, mentre era in corso un tormentato spoglio delle schede, davanti a enormi irregolarità che peraltro ho ripetutamente denunciato, ho presentato richiesta di accesso agli atti. Ebbene, dopo sette mesi gli uffici del Comune di Palermo non hanno ancora consegnato gli atti relativi alle elezioni comunali. Noto con mio sommo stupore, come negli ultimi anni si siano gradualmente smarriti il concetto e l’attuazione dei più elementari principi di legalità e trasparenza , tanto più rilevanti in un settore fondamentale per la democrazia, quale quello delle procedure elettorali”.
Lo dice Nadia Spallitta, che alle elezioni comunali del capoluogo dell’isola dello scorso 11 giugno è stata candidata a sindaco.
“E’ semplicemente incredibile che, a distanza di sette mesi gli uffici del Comune non abbiano ottemperato a una richiesta di accesso agli atti prevista da una legge. Faccio notare un particolare che non mi sembra affatto secondario: lo spoglio delle schede per le elezioni regionali del 5 novembre è durato poco più di un giorno. Mentre lo spoglio delle schede delle elezioni comunali di Palermo – nelle stesse sezioni – è durato oltre un mese, condizione che a mio avviso ne determina già l’irregolarità”.
“La richiesta di accesso agli atti , risponde non ad esigenze personali, ma ad un’azione di controllo e di garanzia rivolta al perseguimento dell’interesse pubblico , implicito e rilevante in materia di elezioni. Per questo, – conclude Nadia Spallitta , nel caso di protratta ed ingiustificabile inottemperanza alla richiesta di accesso ai documenti pubblici , procederò con le azioni di legge”.