Non solo elezioni Europee. Nel weekend politico del 9 giugno si voterà anche e soprattutto per eleggere i nuovi sindaci di decine di comuni siciliani, 37 per l’esattezza fra cui un solo capoluogo, Caltanissetta. Stiamo parlando delle elezioni amministrative. Il voto politico si fonde a quello europeo in una tornata elettorale di difficile lettura. Molti si stanno muovendo per portare avanti la candidatura di questo o quel aspirante sindaco. In alcuni casi, i partiti scendono in campo con il proprio simbolo. In altri, la maggior parte, si preferisce far ricorso alle liste civiche. Un modo per inserire profili vicini al mondo della società civile. Molto spesso però, le liste civiche rappresentano però il grimaldello per “coprire” alleanze politiche trasversali, figlie più di conoscenze personali del candidato piuttosto che di una volontà dei vertici del gruppo politico di turno.
Elezioni amministrative e spaccature politiche
Capita però che le alleanze politiche nei singoli comuni provochino a volte spaccature nei partiti. A volte anche irreparabili. Esempio scolastico è quanto avvenuto a Monreale, alle porte di Palermo. Una città finita al centro del contendere politico a causa dell’addio del deputato regionale Marco Intravaia al gruppo di Fratelli d’Italia. L’esponente dell’Ars sostiene infatti la candidatura dell’uscente Alberto Arcidiacono, appoggiato ufficialmente dalla Nuova DC e da un paio di liste civiche nelle quali si celano sensibilità politiche diverse. Fra queste ci sarebbero esponenti che in passato non hanno nascosto la propria vicinanza chi al PD chi a Forza Italia. Gruppo quest’ultimo al quale secondo Radio Palazzo va oggi associato il nome proprio dello stesso Intravaia. Il fronte di Fratelli d’Italia procede invece compatto sul profilo di Natale Macaluso, appoggiato ufficialmente con il simbolo di Giorgia Meloni. A due candidati di centrodestra se ne affiancheranno un paio di centrosinistra. Il primo è Filippo Parello, esponente sul quale hanno trovato una sintesi i gruppi di M5S e Sud Chiama Nord. Il secondo è quello di Lillo Sanfratello, sostenuto invece dal Partito Democratico.
A volte ci sono dei veri e propri derby
Scenario frammentato anche a Bagheria, dove l’uscente Filippo Tripoli sfiderà Tommaso Gargano (sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia), Giuseppa Provino (sostenuta dalla Nuova DC) e il candidato civico Rosario Giammanco. Il primo elemento che spicca agli occhi è quello di un centrodestra spaccato su due candidature, anzi tre. Nelle liste civiche di Tripoli infatti sono presenti diversi nomi legati a doppio filo ad alcune sigle di partito. Ci sono esponenti dei gruppi di Azione, di Italia Viva ma anche alcuni nomi vicini a Fratelli d’Italia. Poi c’è anche il tavolo tecnico che aveva portato alla possibile candidatura, poi ritirata, di Pino Fricano. Oggi l’esponente di centrodestra figura fra gli assessori designati dal candidato sindaco Tommaso Gargano. Ma la sua candidatura, nei mesi scorsi, fu appoggiata anche da uno che proprio di centrodestra non è come Patrizio Cinque, ex sindaco di Bagheria in quota M5S. Tutto in ragione di una alleanza creatasi intorno a ReteCivica Bagheria
In altri casi delle alleanze “anomale”
Un esponente di punta di Fratelli d’Italia come Alessandro Aricò è protagonista di un altro “strano” asse politico. L’assessore regionale alle Infrastrutture sosterrà infatti la candidatura di Alessandro Santoro a sindaco di Borgetto. Un profilo appoggiato da altri due nomi di spicco della politica regionale. Il primo è quello del deputato regionale di Forza Italia Gaspare Vitrano. I due, Santoro e Vitrano, sono infatti legati da una lunga amicizia. Lo stesso esponente azzurro ha partecipato alla presentazione della lista a sostegno di Santoro. Sul palco però c’era un altro deputato regionale, ovvero Luigi Sunseri, esponente del M5S. Proprio i grilini sono infatti uno dei cuori pulsanti dell’asse che vedrà Santoro contrapposto a Roberto Davì, fratello dell’uscente Giuseppe. Davì, di formazione moderata, sarà sostenuto da alcuni gruppi politici vicini al mondo di centrodestra. Una sorta di derby per conquistare lo scranno di primo cittadino di Borgetto. Lotte fratricide che si verificheranno certamente anche in altri comuni e che potrebbe anche spostare gli equilibri della tornata elettorale delle elezioni Europee.
Commenta con Facebook