L’assessore alle Autonomie locali della Regione Siciliana, Marco Zambuto, ha firmato il decreto di indizione dei comizi elettorali per l’elezione dei sindaci e dei Consigli comunali in 42 Comuni dell’Isola.
Così come deciso dal governo Musumeci si voterà domenica 10 ottobre e lunedì 11 ottobre. Per gli eventuali ballottaggi si tornerà alla urne domenica 24 e lunedì 25 ottobre. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 22 la domenica e dalle 7 alle 14 il lunedì, in entrambi i turni di voto.
Sono chiamati al voto complessivamente 568.357 cittadini. Sono 29 i Comuni che eleggono gli organi di rappresentanza con il sistema maggioritario, 13 quelli in cui si vota col sistema proporzionale.
Agrigento: Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, San Biagio Platani (sciolto per mafia).
Caltanissetta: San Cataldo (sciolto per mafia), Vallelunga Pratameno.
Catania: Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Ramacca.
Enna: Calascibetta.
Messina: Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (sciolto per mafia), Patti, Rodì Milici, San Marco D’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta.
Palermo: Alia, Montelepre, San Cipirello (sciolto per mafia), Terrasini.
Ragusa: Vittoria (sciolto per mafia).
Siracusa: Ferla, Lentini, Noto, Pachino (sciolto per mafia), Rosolini, Sortino.
Trapani: Alcamo, Calatafimi-Segesta.
Le elezioni amministrative nei 42 Comuni siciliani avrebbero dovuto svolgersi il primavera, ma il voto è slittato all’autunno a causa del permanere del contagio da Covid19 nell’isola. Lo slittamento ha riguardato anche i Comuni sciolti per mafia.