Non una assemblea nella quale i 5 stelle aprono a destra ma un percorso civico nel quale i 5 stelle bagheresi a partire dall’ex sindaco Cinque tolgono il simbolo alla lista e aderiscono ad un percorso civico che porta al nome e alla candidatura a sindaco di Pino Fricano alla prossime amministrative di giugno.
Si candida ad essere una delle anomalie politiche di giugno la città di Bagheria attraverso questo percorso indicato come “condiviso da varie anime”.
All’indomani dell’articolo di BlogSicilia che racconta delle scelte dei 5 stelle il coordinamento ReteCivica Bagheria ci tiene a raccontare il percorso che ha portato all’ “anomalia politica Bagheria” che in origine comprendeva tutti, compreso il movimento di Cateno De Luca. Una sorta di alleanza per dire no al sindaco uscente e alla sua amministrazione.
Come nasce
“Nasce da istanze del territorio disattese – racconta il movimento a BlogSicilia – quelle sociali che hanno generato un clima di insicurezza raramente vissuto in città, ma anche quelle di un visione urbanistica, in cui le priorità non sono mai stati i cittadini, e in cui non si riesce a leggere un programma di vero sviluppo. Da incontri tra cittadini soli che cercano interlocutori, nasce il coordinamento ReteCivica Bagheria, che trova nel M5S di ed in ScN di De Luca, gli ascoltatori giusti. Nella neonata coalizione Bagheria inComune, converge con spirito di servizio anche Pino Fricano, già Sindaco di Bagheria dal 2001 al 2006”.
L’evento di domenica scorsa
L’evento di domenica 10 marzo doveva essere presentazione di 3 esponenti disposti a misurarsi in una consultazione popolare che avrebbe individuato il candidato sindaco: Ignazio Soresi coordinatore e tra i portavoce di ReteCivica Bagheria, la presidente del circolo locale di ScN Concetta Rotino, e Pino Fricano sul quale converge il gradimento del M5S. Il nome del candidato uscirà invece da una serie di scelte più o meno condivise.
“ScN viene avvicinato dal sindaco uscente ricandidato e si lascia convincere ad abbandonare l’esperienza di Bagheria inComune, nei prossimi pare giorni sposerà ufficialmente il progetto Tripoli – secondo il racconto di questa coalizione civica – che nel frattempo non è più esponente di Italia Viva, ma ha aderito al movimento di Giusepe De Mita di cui è tra i fondatori, Base Popolare, che infatti è il nome della sua lista”.
Il ritorno di Pino Fricano
“ReteCivica Bagheria, accetta la proposta di Pino Fricano di essere la lista a supporto della sua candidatura, mentre il M5S intuisce che la sua presenza possa essere una pregiudiziale e per bocca dell’altro ex sindaco presente, Patrizio Cinque, si dichiara disposta a ritirare il simbolo se questo fosse utile a riunire tutte le forze politiche alternative in città, che la figura autorevole di Fricano potrebbe attirare. Un appello per concorre ad armi pari”.
Una connotazione civica che però ha una ispirazione di centrodestra
“La connotazione civica dell’adesione di Pino Fricano al movimento di Ignazio Soresi e dei cittadini che lo supportano, rendono più facile il superamento di pregiudiziali ideologiche legate ai simboli, e se oggi mancasse una convergenza per rendere forte e credibile un’alternativa, colui che si tirasse indietro dovrebbe risponderne ai propri elettori e alla città tutta, assumendosi una responsabilità importante”.
Il rischio spaccature
C’è, però, un rischio spaccature. Non tutto il centrodestra si rivede in questa coalizione così come non c’è certo tutto il centrosinistra intorno a Tripoli. Proprio il sindaco uscente ormai ex Italia Viva ed anche ex cuffariano (prima ancora che fosse Italia Viva) correrà per la riconferma ma non sarà solo una corsa fra un ex sindaco (Fricano) e un sindaco uscente (Tripoli) visto che l’area di centro del centrodestra a partire dalla Dc ha già pronto un altro nome e sarebbe quello di una donna.
L’anomalia Bagheria è servita
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