Il Pd esce ridimensionato, sconfitto, dalle proiezioni dei risultati elettorali anche in Sicilia. A riflettere sul risultato che ha portato a livello nazionale Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, a non voler ricandidarsi al prossimo convegno e, a livello locale, il segretario provinciale di Palermo Rosario Filoramo ad annunciare le dimissioni, Antonio Rubino che analizza la situazione.
“Manca il tassello intermedio – sottolinea – immagino che il segretario regionale non se lo faccia dire. Credo che questa sconfitta merita e imponga l’azzeramento dei vertici. Credo che molti altri errori nella gestione della campagna elettorale”.
Rubino prosegue nella sua analisi commentando anche i risultati di Cateno De Luca e del Movimento 5 Stelle. “Credo che oggi serva un profondo ripensamento del partito democratico in Sicilia. Della sua agenda politica. Se De Luca e il Movimento 5 Stelle, due forze populiste, riescono a racimolare tutti questi voti e il Pd emerge appena vuol dire che abbiamo sbagliato codice, prospettiva”.
Ed inoltre: “C’è l’assemblea regionale convocata giorno 8 (ottobre) abbiamo chiesto in quella sede di arrivare in quella sede dimissionario. Mi auguro che il segretario regionale non faccia bracci di ferro che facciano male al Pd siciliano. Se si dovessero confermare i dati, penso che il Pd debba costituire una opposizione seria”.
Rubino continua: “Oggi il segretario nazionale uscente (Enrico Letta, ndr) ha detto una cosa condivisibile Lavoriamo per non fare a Giorgia Meloni un regalo: non andare alla composizione del governo nazionale di non andare all’opposizione in ordine sparso. L’atto di rottura del Movimento 5 Stelle a livello nazionale non è stato ancora compreso. Oggi bisogna pensare al Pd, ma bisogna ripensare a mettere in campo un’opposizione seria, vigile, costruttiva sui grandi valori democratici, permanenza in Europa, rapporti con la Russia. Stiamo andando in un clima tortuoso. Non facciamo questo ulteriore regalo alla Meloni”.
Enrico Letta lascerà la guida del Pd ma non subito. “Assicurerò la guida del Pd nelle prossime settimane, per spirito di servizio, in vista del prossimo congresso, non mi presenterò candidato, credo che a una nuova generazione spetti il compito di rilanciare il Pd nell’interesse dell’Italia e dell’Europa”. Lo ha detto il segretario del Partito Democratico nel corso di una conferenza stampa a commento del risultato elettorale.
Sembra già arrivato il tempo della resa dei conti nel Pd, nonostante lo scrutinio delle elezioni regionali sia appena iniziato. Il Pd non è uscito bene da queste elezioni.
Il segretario palermitano del Pd, Rosario Filoramo, ha esternato, tramite un post sui social, tutta la sua amarezza: “Si è perso, non vi sono scuse. Non siamo riusciti a metterci in sintonia con gli italiani, veniamo percepiti come il partito del potere, distaccato dai problemi reali del paese, ma vi assicuro che i nostri militanti sono persone per bene, vicini ai problemi dei cittadini, donne e uomini concrete”.